Le Antiche Città di Montagna della Via della Seta Scoperte con LiDAR e Droni
Nel cuore delle montagne dell’Uzbekistan orientale, due antiche città, Tugunbulak e Tashbulak, sono state riportate alla luce grazie all’uso innovativo della tecnologia LiDAR trasportata da droni. Queste città, un tempo fiorenti lungo la storica Via della Seta, offrono una rara finestra sulla vita ad alta quota durante l’era medievale, rivelando dimensioni sorprendenti e un’importanza storica spesso sottovalutata.
La Via della Seta: Un Crocevia di Civiltà
La Via della Seta non era solo un percorso commerciale, ma un vero e proprio crocevia di culture, tecnologie e idee che collegava l’Europa alla Cina. Questo antico tracciato ha avuto un ruolo cruciale nel plasmare il mondo moderno, facilitando lo scambio di beni e conoscenze. Tuttavia, il suo percorso non era privo di difficoltà, e le città che sorgevano lungo di esso prosperavano grazie ai benefici economici derivanti dal commercio.
Il Ruolo delle Città di Montagna
Le città di montagna come Tugunbulak e Tashbulak, situate a un’altitudine compresa tra i 2.000 e i 2.200 metri, rappresentavano importanti centri urbani lungo la Via della Seta. Queste città, sebbene meno conosciute rispetto ai grandi centri urbani delle pianure, erano fondamentali per il commercio e l’interazione culturale. Le montagne, spesso viste come ostacoli, ospitavano invece centri di scambio e innovazione.
Declino e Riscoperta
Con il passaggio del commercio dalle vie terrestri a quelle marittime, molte di queste città furono abbandonate e dimenticate. Tuttavia, la loro importanza storica è stata recentemente rivalutata grazie agli sforzi di studiosi come il Professor Michael Frachetti e Farhod Maksudov. Attraverso l’uso di droni e LiDAR, questi ricercatori hanno mappato le città, rivelando la loro estensione e complessità.
La Tecnologia LiDAR: Una Finestra sul Passato
La tecnologia LiDAR, utilizzata per la prima volta per rivelare città Maya nascoste dalla giungla, si è dimostrata altrettanto efficace nel penetrare polvere e vegetazione per svelare i segreti delle città di montagna dell’Uzbekistan.
Scoperte Archeologiche
Grazie al LiDAR, gli studiosi hanno potuto ricostruire in 3D le città di Tugunbulak e Tashbulak, rivelando dettagli come edifici, fortificazioni e spazi aperti. Tugunbulak, ad esempio, copriva un’area di 120 ettari, una dimensione notevole per l’epoca. Le mura di terra battuta, spesse 3 metri, suggeriscono l’esistenza di una fortezza, mentre la vicinanza a ricchi giacimenti di minerali indica un possibile centro di produzione di acciaio.
Un’Indagine in Corso
Nonostante le scoperte, molte domande rimangono senza risposta. Gli studiosi possono solo ipotizzare la funzione di molti siti senza ulteriori scavi archeologici tradizionali. Tuttavia, le prime indagini a Tugunbulak hanno già rivelato manufatti come ceramiche, suggerendo una cultura materiale complessa e distinta.
Implicazioni Storiche e Future Scoperte
Le scoperte a Tugunbulak e Tashbulak offrono nuove prospettive sulla storia della Via della Seta e sul ruolo delle città di montagna nel commercio e nell’innovazione.
Una Cultura Distinta
Le città di montagna non erano semplici tappe lungo la Via della Seta, ma centri di una cultura nomade pastorale con una propria economia politica. Questa cultura, distinta da quella delle pianure, ha lasciato un’impronta significativa nella storia della regione.
Prospettive Future
Gli studiosi ritengono che ci siano ancora molte città di montagna da scoprire. Nonostante le restrizioni sull’uso dei droni in Uzbekistan, i successi ottenuti finora potrebbero aprire la strada a ulteriori ricerche. La speranza è che queste tecnologie possano continuare a svelare i segreti nascosti del passato, arricchendo la nostra comprensione della storia umana.
le scoperte a Tugunbulak e Tashbulak non solo arricchiscono la nostra conoscenza della Via della Seta, ma ci invitano a riconsiderare il ruolo delle città di montagna nella storia. Grazie alla tecnologia LiDAR e all’ingegno dei ricercatori, queste antiche città stanno finalmente riemergendo dall’oblio, offrendoci una nuova prospettiva su un passato complesso e affascinante.