Il Monte Fuji, simbolo del Giappone, è noto per la sua caratteristica cima innevata che solitamente appare all’inizio di Ottobre. Tuttavia, quest’anno, la neve tarda a comparire, segnando un record storico. La mancanza di neve sulla vetta del Monte Fuji è un fenomeno che non si era mai verificato così tardi nell’anno da quando sono iniziate le registrazioni oltre un secolo fa.
Un Anno Insolito per il Monte Fuji
Il Monte Fuji, con i suoi 3.776 metri di altezza, è il picco più elevato del Giappone e un vulcano attivo che ha eruttato l’ultima volta nel 1707. Questa eruzione, conosciuta come eruzione Hōei, ha visto il vulcano espellere cenere e rocce da una nuova apertura sul suo fianco sud-orientale. L’ultima eruzione dalla sommità del Monte Fuji risale a circa 2.300 anni fa. Nonostante la sua attività vulcanica, il Monte Fuji è famoso per la sua bellezza e per la neve che solitamente lo ricopre in autunno.
Un Ritardo Senza Precedenti
La neve sul Monte Fuji di solito si scioglie durante l’estate, per poi tornare all’inizio di Ottobre quando le temperature iniziano a calare. In media, la neve comincia a formarsi il 2 Ottobre. Tuttavia, al 28 Ottobre di quest’anno, non si è ancora verificata alcuna nevicata sulla montagna più alta del Giappone. Secondo l’AFP, le temperature insolitamente calde sono la causa principale di questo ritardo.
Record Storico
Yutaka Katsuta, un meteorologo dell’Ufficio Meteorologico Locale di Kofu, ha dichiarato che questa è la data più tardiva senza neve sulla cima del Monte Fuji da quando sono iniziate le registrazioni nel 1894. Il record precedente era il 26 Ottobre, registrato due volte nel 1955 e di nuovo nel 2016. Questo ritardo nella comparsa della neve è un evento eccezionale che ha attirato l’attenzione di molti.
Le Cause del Ritardo della Neve
Il Giappone ha appena vissuto una delle estati più calde mai registrate, pari a quella del 2023. Secondo l’Agenzia Meteorologica Giapponese, la temperatura media tra Giugno e Agosto 2024 è stata di 1,76°C superiore alla media registrata tra il 1991 e il 2020. Nonostante l’arrivo dell’autunno nell’emisfero settentrionale, le temperature calde continuano a persistere in Giappone e in altre parti del mondo.
Impatto del Cambiamento Climatico
Sebbene sia riduttivo attribuire un singolo evento al cambiamento climatico, l’assenza di neve sul Monte Fuji è in linea con le recenti osservazioni sul riscaldamento globale. Uno studio pubblicato quest’anno sulla rivista Nature ha rilevato che il cambiamento climatico causato dall’uomo ha portato a una diminuzione del manto nevoso in molte parti dell’emisfero settentrionale negli ultimi 40 anni. Questa perdita di neve non solo minaccia le stazioni sciistiche, ma rappresenta anche un rischio per le risorse idriche in vaste aree del Nord America e dell’Eurasia.
Prospettive Future
Mentre ci si aspetta che la neve torni presto sul Monte Fuji, il suo ritardo quest’anno è un segnale di allarme. Le temperature calde persistenti e i cambiamenti climatici in corso potrebbero continuare a influenzare i modelli meteorologici e la presenza di neve in futuro. È essenziale monitorare questi cambiamenti e comprendere le loro implicazioni a lungo termine per l’ambiente e le comunità locali.
Il Monte Fuji, con la sua maestosa presenza, continua a essere un simbolo del Giappone. Tuttavia, le sfide poste dal cambiamento climatico richiedono attenzione e azione per preservare questo iconico paesaggio per le generazioni future.