Uno dei primi hack è stato eseguito utilizzando un fischietto giocattolo di Cap’n Crunch. Quando si pensa a un hacker, l’immagine che viene in mente è spesso quella di una persona con un passamontagna, china su uno schermo di computer che mostra il codice del film “The Matrix”. Tuttavia, la realtà è ben diversa. La maggior parte degli hack si basa su tecniche di ingegneria sociale, ovvero l’arte di ingannare le persone per ottenere informazioni di sicurezza o denaro. Altri metodi includono l’uso di malware, software che consente a un pirata informatico di accedere o controllare un dispositivo. E, in alcuni casi, un semplice fischietto trovato in una scatola di cereali Cap’n Crunch.
La nascita del phreaking
Il contesto storico
Prima dell’era dei telefoni cellulari e del Voice Over Internet Protocol (VoIP), effettuare chiamate a lunga distanza era costoso. Le tariffe aggiuntive scoraggiavano molti dall’effettuare tali chiamate. Questo ha portato alla nascita di una comunità di “phreakers”, persone che cercavano di effettuare chiamate a lunga distanza gratuitamente manipolando i sistemi delle compagnie telefoniche.
Il funzionamento dei vecchi sistemi telefonici
I vecchi sistemi telefonici erano sorprendentemente facili da manipolare. Quando un operatore, o un individuo, premeva i numeri sul tastierino, venivano emessi due toni corrispondenti alla posizione del numero. Chiunque abbia più di 30 anni ricorderà bene i suoni prodotti da queste frequenze combinate. David Murray, sviluppatore di videogiochi e comunicatore tecnologico su YouTube, ha spiegato in un video sul suo canale “The 8-Bit Guy” che i pulsanti del telefono non controllavano direttamente il sistema telefonico. “I toni sono tutto ciò che interessa alla compagnia telefonica e puoi effettivamente generare questi toni esternamente.”
Il ruolo del fischietto di Cap’n Crunch
La scoperta di John Draper
John Draper, ex tecnico elettronico dell’Air Force statunitense e futuro programmatore e hacker, notò che i fischietti giocattolo all’interno delle scatole di cereali Cap’n Crunch emettevano un suono perfetto di circa 2.600 hertz, necessario per hackerare le linee telefoniche. Utilizzando questi toni, Draper riuscì a effettuare chiamate gratuite attraverso AT&T, e i fischietti divennero iconici nella comunità dei phreakers.
L’evoluzione del phreaking
Non passò molto tempo prima che i pirati informatici sviluppassero un sistema automatizzato per sostituire il fischietto manuale. Draper creò un dispositivo chiamato “blue box” che poteva replicare i toni delle compagnie telefoniche. Questi dispositivi attirarono l’attenzione dei futuri fondatori di Apple, Steve Jobs e Steve Wozniak, durante i loro anni universitari. I due costruirono le loro versioni e le vendettero all’Università di Berkeley.
L’impatto sulla tecnologia moderna
Il contributo di Steve Jobs e Steve Wozniak
Steve Jobs, in un’intervista del 1994, dichiarò: “Abbiamo costruito la migliore blue box del mondo, la prima blue box digitale al mondo. Era magico il fatto che due adolescenti potessero costruire questa scatola con 100 dollari di componenti e controllare centinaia di miliardi di dollari di infrastrutture nell’intera rete telefonica mondiale da Los Altos e Cupertino, California. Se non avessimo costruito quelle blue box, non ci sarebbe Apple.”
La fine di un’era
Nonostante l’ingegnosità dei phreakers, l’era del phreaking con i fischietti di Cap’n Crunch è finita. Le compagnie telefoniche hanno migliorato i loro sistemi di sicurezza, rendendo obsoleti questi metodi. Tuttavia, l’eredità di questi primi hacker vive ancora oggi, influenzando la cultura e la tecnologia moderna.
Conclusioni
La storia del phreaking e del fischietto di Cap’n Crunch è un affascinante esempio di come l’ingegno umano possa trovare modi creativi per aggirare le barriere. Da John Draper a Steve Jobs e Steve Wozniak, questi pionieri hanno dimostrato che con un po’ di creatività e determinazione, è possibile fare grandi cose. Anche se i metodi sono cambiati, lo spirito dell’hacking rimane lo stesso: esplorare, innovare e sfidare i limiti.