La scoperta del teorema di Pitagora: un viaggio nel tempo
Il teorema di Pitagora è uno dei pilastri fondamentali della geometria, insegnato in tutto il mondo come parte essenziale del curriculum scolastico. Tuttavia, recenti scoperte hanno rivelato che questa famosa equazione potrebbe essere molto più antica di quanto si pensasse, risalendo a ben mille anni prima della nascita di Pitagora. Questo articolo esplorerà le origini del teorema, le prove archeologiche che ne attestano l’antichità e il motivo per cui è ancora associato al nome di Pitagora.
Le origini babilonesi del teorema
Prove archeologiche
Le prime tracce del teorema di Pitagora risalgono all’antica Babilonia, un’area che oggi corrisponde all’Iraq moderno. Una delle prove più significative è una tavoletta di argilla, conosciuta come IM 67118, che utilizza il teorema per calcolare la lunghezza della diagonale di un rettangolo. Questa tavoletta, datata tra il 1900 e il 1600 a.C., è stata probabilmente utilizzata a scopo didattico, molto prima della nascita di Pitagora, avvenuta intorno al 570 a.C.
Un’altra tavoletta, risalente al periodo compreso tra il 1800 e il 1600 a.C., presenta un quadrato con triangoli etichettati al suo interno. La traduzione delle marcature, effettuata dal sistema di conteggio in base 60 utilizzato dai Babilonesi, ha rivelato che questi antichi matematici conoscevano non solo il teorema di Pitagora, ma anche altri concetti matematici avanzati.
La comprensione babilonese della matematica
Secondo il matematico Bruce Ratner, i Babilonesi erano consapevoli della relazione tra la lunghezza della diagonale di un quadrato e il suo lato, espressa come d = radice quadrata di 2. Questo implica che conoscevano il teorema di Pitagora, almeno nella sua forma speciale per la diagonale di un quadrato (d² = a² + a² = 2a²), più di mille anni prima di Pitagora. Ratner sottolinea che questa scoperta rappresenta probabilmente il primo numero noto come irrazionale.
Il ruolo di Pitagora e dei Pitagorici
La trasmissione orale del sapere
Se i Babilonesi conoscevano il teorema di Pitagora, perché allora è associato al nome del filosofo greco? Una delle ragioni potrebbe risiedere nel modo in cui il sapere veniva trasmesso nell’antichità. Nessuno degli scritti originali di Pitagora è sopravvissuto fino ai giorni nostri. Secondo Ratner, la conoscenza pitagorica veniva tramandata oralmente da una generazione all’altra, poiché i materiali di scrittura erano scarsi.
L’influenza della scuola pitagorica
Un altro motivo per cui il teorema porta il nome di Pitagora potrebbe essere legato alla scuola che egli fondò nell’Italia meridionale. I membri di questa scuola, noti come Pitagorici, attribuivano molte delle loro scoperte al loro leader, per rispetto e venerazione. Questo spiegherebbe perché il teorema è conosciuto come “teorema di Pitagora”, nonostante fosse noto molto prima della sua nascita.
Implicazioni moderne e riconoscimenti
Rivalutazione storica
Le recenti scoperte archeologiche hanno portato a una rivalutazione della storia della matematica. La consapevolezza che i Babilonesi conoscessero il teorema di Pitagora millenni prima di Pitagora stesso ha aperto nuove prospettive sulla diffusione del sapere matematico nell’antichità. Questo ha anche sollevato domande su altre possibili scoperte matematiche attribuite a figure storiche che potrebbero avere origini ancora più antiche.
Il contributo dei Babilonesi
Riconoscere il contributo dei Babilonesi alla matematica è fondamentale per comprendere l’evoluzione del pensiero scientifico. La loro capacità di sviluppare concetti matematici avanzati, come il teorema di Pitagora, dimostra un livello di sofisticazione che spesso viene sottovalutato. Questo riconoscimento non solo rende giustizia agli antichi matematici babilonesi, ma arricchisce anche la nostra comprensione della storia della matematica.
Conclusioni
Il teorema di Pitagora è un esempio affascinante di come il sapere scientifico possa attraversare i secoli e le culture. Le prove archeologiche dimostrano che i Babilonesi conoscevano questo teorema molto prima della nascita di Pitagora, sollevando interrogativi sulla paternità di molte scoperte matematiche. Nonostante ciò, il nome di Pitagora rimane indissolubilmente legato a questa equazione, grazie alla tradizione orale e all’influenza della sua scuola. Riconoscere il contributo dei Babilonesi non solo arricchisce la nostra comprensione della storia della matematica, ma ci invita anche a riflettere su come il sapere viene trasmesso e preservato nel tempo.