Dopo aver vissuto l’estate più calda mai registrata, studenti e insegnanti sono tornati a scuola per l’inizio del nuovo anno accademico. In questo contesto, il cambiamento climatico sta diventando un fattore sempre più rilevante nei programmi di studio, nella pedagogia in aula e nelle operazioni dei campus.
Il cambiamento climatico nei programmi educativi
Un nuovo approccio all’educazione
Il cambiamento climatico non è più solo un argomento di discussione, ma una realtà che sta influenzando profondamente il modo in cui l’educazione viene impartita. Il Piano d’Azione per il Clima nell’Istruzione Superiore, rilasciato recentemente da una task force speciale dell’Aspen Institute, rappresenta un passo significativo in questa direzione. Questo piano fornisce una roadmap per supportare azioni comprensive nell’istruzione superiore e offre raccomandazioni per diversi stakeholder al fine di catalizzare e ampliare questi sforzi a livello nazionale. Gli esperti e i leader di tutto il Paese hanno contribuito con raccomandazioni, punti di forza e intuizioni per costruire un futuro sostenibile attraverso la collaborazione e l’innovazione.
La sfida di insegnare il cambiamento climatico
Insegnare il cambiamento climatico rappresenta una sfida unica. Ahmed Afzaal, nel suo libro “Teaching at Twilight: The Meaning of Education in the Age of Collapse”, invita gli educatori a prendere coscienza dello stato deteriorante del sistema di supporto vitale della Terra e a ripensare la loro responsabilità alla luce di questa consapevolezza. Afzaal sottolinea che l’umanità si trova sull’orlo di un lungo periodo di disgregazione, e che sono necessari cambiamenti comportamentali su larga scala per ridurre il dolore e la sofferenza inutili.
Strumenti e risorse per educatori
Toolkit esistenziale per educatori di giustizia climatica
Con l’aumento dei sentimenti di eco-grief e ansia climatica, gli educatori stanno cercando modi per aiutare gli studenti a comprendere i sistemi che causano il cambiamento climatico, affrontando al contempo le emozioni che questa conoscenza suscita. Jennifer Atkinson e Sarah Jaquette Ray, nel loro libro “The Existential Toolkit for Climate Justice Educators”, offrono risorse per sviluppare tenacia emotiva ed esistenziale nelle aule universitarie. Questo libro fornisce strategie didattiche interdisciplinari, piani di lezione e attività per supportare la trasformazione degli studenti e costruire resilienza.
Insegnare il cambiamento climatico: scienza, storie, giustizia
Vandana Singh, nel suo libro “Teaching Climate Change: Science, Stories, Justice”, propone una visione radicale per la pedagogia climatica. Singh introduce un quadro innovativo in cui gli elementi scientifici essenziali del cambiamento climatico sono supportati da tre meta-concetti transdisciplinari: Equilibrio/Squilibrio, Soglie Critiche e Interconnessioni Complesse. Singh dimostra come il cambiamento climatico possa essere insegnato da qualsiasi prospettiva disciplinare in modo transdisciplinare, identificando quattro dimensioni chiave per una pedagogia climatica efficace e centrata sulla giustizia.
Affrontare i problemi complessi
Problemi complessi: come ingegnerizzare un mondo migliore
Guru Madhavan, nel suo libro “Wicked Problems: How to Engineer a Better World”, esplora come affrontare i problemi complessi che intrecciano aspetti personali, pubblici e planetari. Madhavan rivela come questi problemi siano emersi nel corso della storia e come affrontarli al meglio in futuro. Il libro rende omaggio agli innovatori e ai manutentori della società, mostrando come l’ingegneria possa essere una scelta culturale che richiede di trovare modi per trasformare la società e prendersi cura delle creazioni esistenti.
Creare studenti complessi: progettare corsi per un mondo complesso
Paul Hanstedt, nel suo libro “Creating Wicked Students: Designing Courses for a Complex World”, sostiene che i corsi dovrebbero essere progettati per presentare agli studenti problemi complessi. Hanstedt afferma che per preparare gli studenti a questi problemi, devono sviluppare competenze complesse, la capacità di rispondere facilmente e rapidamente a sfide intricate. Questo libro guida gli istruttori attraverso ogni fase del processo di ricostruzione dei corsi, con l’obiettivo di sviluppare studenti capaci di utilizzare i contenuti in modi ponderati e deliberati per migliorare il mondo.
Il benessere emotivo dei giovani
Cambiamento climatico e salute mentale dei giovani
Il cambiamento climatico rappresenta la più grande minaccia del nostro secolo, influenzando ogni aspetto della vita dei bambini: la loro salute fisica, emotiva, morale, finanziaria e sociale. Elizabeth Hasase e Kelsey Hudson, nel loro libro “Climate Change & Youth Mental Health: Multidisciplinary Perspectives”, offrono una sintesi unica delle prospettive scientifiche, psicologiche e sociali necessarie per supportare il benessere psicologico dei giovani. Questo libro fornisce strumenti e rigore intellettuale per garantire che le interazioni con i giovani siano il più possibile utili e di supporto.
Panico ora? Strumenti per umanizzare
Ira J. Allen, nel suo libro “Panic Now? Tools for Humanizing”, esplora come affrontare i sentimenti difficili riguardo alle varie crisi che l’umanità sta affrontando, e come trasformare il panico in un senso di empowerment. Allen invita a un modo di panico orientato all’azione, che può incitare le nostre immaginazioni a passare dal panico all’empowerment, creando risultati migliori e più umanizzanti.
Il cambiamento climatico nelle arti e nelle discipline umanistiche
Cambiamenti climatici nelle letterature globali
Sarah Dimick, nel suo libro “Unseasonable: Climate Changes in Global Literatures”, traccia come la conoscenza del cambiamento climatico viene costruita, trasmessa e amplificata attraverso la letteratura. Dimick documenta come “l’inaspettato” riverberi nella letteratura, sostenendo che l’ingiustizia climatica è una questione sempre più temporale, che si sviluppa non solo lungo gli assi di chi e dove, ma anche in relazione a quando.
Van Gogh e la fine della natura
Michael Lobel, nel suo libro “Van Gogh and the End of Nature”, sfida la visione comune di Vincent van Gogh come pittore della natura incontaminata. Lobel mostra come le opere di Van Gogh siano inseparabili dall’era industriale moderna in cui l’artista ha vissuto, e come la sua arte abbia tratto ispirazione dai rifiuti e dall’inquinamento. Questo libro offre una lettura audace e tempestiva delle opere di uno degli artisti più acclamati al mondo, intrecciando ricerca storica dettagliata e analisi percettiva.
Moda sostenibile e architettura urbana
Guida alla moda sostenibile
Tiffanie Darke, nel suo libro “What to Wear and Why: Your Guilt-Free Guide to Sustainable Fashion”, illumina le pratiche insostenibili e gli enormi impatti ambientali dell’industria della moda. Darke offre una guida pratica su come noi, come consumatori, possiamo fare la differenza. Questo libro è una risorsa essenziale per chiunque voglia essere parte del cambiamento verso un futuro più sostenibile.
L’architettura dell’urbanità
Vishaan Chakrabarti, nel suo libro “The Architecture of Urbanity: Designing for Nature, Culture, and Joy”, sostiene che le città sono gli spazi in cui abbiamo il maggior potenziale per affrontare e risolvere i problemi globali. Chakrabarti mostra come il design delle nostre comunità possa creare un futuro più equo, sostenibile e gioioso per tutti noi. Questo libro, riccamente illustrato, spiega eloquentemente perché le città sono l’ultima, migliore speranza per l’umanità e perché i designer devono, insieme ai leader politici, aziendali, comunitari e culturali, guidare la guarigione del nostro pianeta.