Ogni volta che il Presidente degli Stati Uniti si sposta, è sempre accompagnato da un assistente che porta con sé una valigetta nera, conosciuta come “nuclear football”. Questo oggetto, a differenza di un normale pallone da football, contiene il destino del mondo.
Il contenuto della valigetta nucleare
Il “biscuit” e i codici d’oro
All’interno della valigetta, ufficialmente chiamata “Presidential Emergency Sachet”, si trovano diversi oggetti essenziali per avviare un attacco nucleare. Tra questi, vi è una carta di plastica denominata “biscuit”, sulla quale sono stampati una serie di Gold Codes. Questi codici sono necessari al comandante in capo per ordinare un attacco, ma non sono gli stessi codici che effettivamente fanno partire i missili.
Il ruolo del Presidente
Negli Stati Uniti, il Presidente è l’unica persona con l’autorità di ordinare l’uso di armi nucleari. Tuttavia, questo non significa che abbia accesso a un “pulsante nucleare”. Quando il Presidente desidera lanciare un’arma nucleare, deve prima convocare una conferenza con i principali consiglieri militari e civili. Questi consiglieri hanno il compito di assicurarsi che la richiesta del Presidente sia conforme al diritto umanitario internazionale prima di procedere.
Il processo di autorizzazione
L’apertura della valigetta
Se non vengono sollevate obiezioni, il Presidente apre la temuta valigetta nucleare. All’interno si trova il cosiddetto “Black Book”, che contiene un elenco di diverse opzioni di attacco. Una di queste opzioni viene selezionata e comunicata alla War Room del Pentagono. È a questo punto che entrano in gioco i Gold Codes.
La verifica dell’identità
Per garantire che l’ordine provenga effettivamente dal Presidente, un ufficiale senior della War Room emette un “challenge code”, solitamente composto da una serie di lettere fonetiche dell’alfabeto militare, come Papa-Tango. Per confermare la propria identità e autenticare l’ordine, il Presidente deve rispondere utilizzando il corrispondente Gold Code trovato sul “biscuit”.
La preparazione del lancio
La preparazione dell’ordine di lancio
Una volta autorizzato l’attacco, la War Room prepara un ordine di lancio, un messaggio codificato che viene inviato agli equipaggi di lancio su sottomarini o in centri terrestri, a seconda del tipo di arma nucleare selezionata per l’attacco. Questo ordine contiene ulteriori codici noti come sealed-authentication system (SAS) codes, oltre alle combinazioni necessarie per aprire le casseforti bloccate nei vari siti degli equipaggi di lancio.
La verifica finale
Aprendo queste casseforti, gli equipaggi di lancio troveranno un ulteriore set di SAS codes, che devono corrispondere a quelli presenti nell’ordine di lancio. Questo messaggio fornisce anche i dettagli del piano di guerra scelto e degli obiettivi da colpire. Per quanto riguarda i codici effettivi che sbloccano i missili nucleari, questi possono essere contenuti all’interno della cassaforte o inclusi nell’ordine di lancio, a seconda del tipo di armi utilizzate e del luogo da cui vengono lanciate.
Il lancio effettivo
La regola delle due persone
Grazie alla cosiddetta regola delle due persone, è impossibile per un singolo ufficiale lanciare un’arma nucleare da solo. Due operatori di armi devono verificare i codici e girare simultaneamente le chiavi su un pannello di controllo prima che un missile possa essere sbloccato.
Il punto di non ritorno
Una volta che i missili sono in volo, non c’è modo di richiamarli, motivo per cui sono necessari così tanti passaggi di autenticazione per eseguire un attacco. In definitiva, nulla di tutto questo può accadere senza l’approvazione del Presidente, ma è rassicurante sapere che non esiste una singola persona con il dito sul grande pulsante rosso.
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