Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è una condizione di salute mentale che può avere un impatto devastante sulla vita di chi ne soffre. Le persone affette da PTSD possono rivivere il trauma subito attraverso flashback, incubi o sensazioni angoscianti, rendendo difficile la gestione della vita quotidiana. Tuttavia, una recente ricerca ha evidenziato la possibilità che i cani da servizio possano essere addestrati non solo per assistere durante gli episodi di PTSD, ma anche per prevederli.
Un team di ricerca multidisciplinare ha ipotizzato che la chiave per addestrare i cani a riconoscere i sintomi del PTSD potrebbe risiedere nel profilo dei composti volatili organici (VOC) emessi dal sudore e altre secrezioni umane. Questi profili differiscono in base all’età, ai fattori genetici e ad altre variabili come lo stress. Poiché i cani hanno un olfatto eccezionale, i ricercatori si sono chiesti se potessero essere in grado di rilevare lo stress che precede l’insorgenza dei sintomi del PTSD.
Ventisei volontari, tutti con esperienze traumatiche e il 54% con una diagnosi di PTSD, hanno partecipato a un esperimento indossando maschere facciali usa e getta per raccogliere campioni di respiro in uno stato di calma e durante il ricordo del trauma. Successivamente, sono stati introdotti i cani. Tra i 25 cani domestici testati, solo due “brave ragazze” hanno superato la selezione: Ivy, un Golden Retriever rosso di 5-6 anni, e Callie, un mix di Pastore Tedesco/Belga Malinois di 3-4 anni.
Dopo un periodo di addestramento di quattro mesi per Ivy e cinque per Callie, i cani hanno dimostrato una precisione del 90% nel distinguere tra campioni di stress e non stress. Quando presentati con campioni singolarmente, entrambi hanno rilevato i campioni di stress con un’elevata precisione: 74% per Ivy e 81% per Callie.
Questo studio di prova del concetto ha dimostrato che è possibile utilizzare i cani per rilevare i VOC associati ai sintomi di stress del PTSD. Il team di ricerca prevede ulteriori studi per confermare quali ormoni sono coinvolti e per testare il metodo su campioni più ampi. In futuro, questi protocolli potrebbero essere integrati nell’addestramento dei cani da servizio per il PTSD, migliorando le loro già notevoli capacità.
La formazione dei cani da servizio per il PTSD richiederà una sensibilità agli ormoni dell’asse simpatico-adreno-midollare, come l’adrenalina, che sono cruciali per l’allerta dei sintomi precoci del disturbo.
Sebbene ci sia ancora molta strada da fare, i risultati di questo studio aprono la strada a nuove possibilità nel campo dell’assistenza ai pazienti con PTSD, potenziando le abilità dei cani da servizio e offrendo un supporto ancora più efficace a chi ne ha bisogno.