Il cocomero è un frutto estivo amato da molti per il suo sapore dolce e la sua consistenza succosa. Tuttavia, per le persone affette da malattie renali croniche (CKD), il consumo eccessivo di questo frutto può rappresentare un rischio per la salute. Un recente caso studio ha evidenziato come tre pazienti con CKD siano stati colpiti da gravi problemi di salute dopo aver mangiato grandi quantità di cocomero. Ma qual è la causa di questa pericolosa reazione?
Il cocomero contiene una quantità sorprendente di potassio, un minerale essenziale per il corretto funzionamento del corpo umano. Una singola fetta di cocomero (circa 286 grammi) contiene 320 milligrammi di potassio, che corrisponde a circa il 12% dell’assunzione giornaliera raccomandata per le donne e il 9% per gli uomini. Per una persona sana, il cocomero rappresenta quindi una fonte abbondante e gustosa di potassio, utile per il trasporto dei segnali nervosi, il mantenimento dei livelli di fluidi corporei e il controllo della pressione sanguigna.
Nei soggetti sani, l’eccesso di potassio viene eliminato dai reni attraverso l’urina. Tuttavia, nei pazienti con CKD, i reni non sono in grado di filtrare efficacemente il potassio. Di conseguenza, i tre pazienti dello studio hanno sviluppato iperkaliemia, una condizione caratterizzata da un eccesso di potassio nel sangue. I livelli di potassio nel sangue dei pazienti variavano tra 6,6 e 7,4 millimoli per litro, ben al di sopra del range normale di 3,5-5,0 mmol/L. Tutti e tre avevano consumato grandi quantità di cocomero, sia fresco che sotto forma di succo, per un periodo che andava dalle tre settimane ai due mesi.
Nonostante l’iperkaliemia possa non presentare sintomi evidenti, come nel caso di uno dei tre pazienti, può anche manifestarsi con segni più gravi. Gli altri due pazienti, ad esempio, hanno avuto problemi cardiaci attribuiti all’eccesso di potassio: uno presentava una frequenza cardiaca più lenta del normale, mentre l’altro aveva ricevuto una scarica da un defibrillatore impiantato per ripristinare il ritmo cardiaco regolare. Altri sintomi possono includere debolezza muscolare, sensazioni di formicolio, nausea e, nei casi più gravi o improvvisi, difficoltà respiratorie e dolore al petto.
Fortunatamente, l’iperkaliemia può essere trattata. Nel caso dei pazienti dello studio, il trattamento immediato ha incluso l’uso di farmaci, ma è stato anche raccomandato di ridurre l’assunzione di cocomero. Un controllo successivo ha rivelato che tutti i pazienti avevano seguito il consiglio e i loro livelli di potassio erano tornati alla normalità.
Gli autori dello studio sperano che i risultati possano aumentare la consapevolezza sui pericoli poco conosciuti del consumo eccessivo di cocomero per le persone con CKD. “Il cocomero è un frutto estivo popolare e, sebbene banane, patate e pomodori siano noti per causare iperkaliemia, il rischio di iperkaliemia dopo un consumo eccessivo di cocomero spesso viene trascurato”, scrivono. “Riconoscere le cause dell’iperkaliemia è fondamentale per il trattamento e la prevenzione di episodi futuri”.