La storia della nostra galassia, la Via Lattea, è costellata di fusioni e collisioni con altre galassie minori, che hanno contribuito alla sua crescita iniziale. Recentemente, gli astronomi Khyati Malhan e Hans-Walter Rix dell’Istituto Max Planck per l’Astronomia hanno identificato due strutture che potrebbero essere considerate tra i primi “mattoni” della Via Lattea: i resti di due galassie, denominate “Shakti” e “Shiva”, che si sono fuse con una versione primordiale della nostra galassia tra i 12 e i 13 miliardi di anni fa. Questa scoperta è paragonabile al ritrovamento di tracce di un insediamento iniziale che si è sviluppato in una grande città moderna.
Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno combinato i dati di quasi 6 milioni di stelle provenienti dalla missione Gaia dell’ESA con le misurazioni del sondaggio SDSS. I risultati, pubblicati sulla rivista Astrophysical Journal, rappresentano un passo avanti significativo nella comprensione delle origini della Via Lattea.
Quando le galassie si scontrano e si fondono, i loro gas di idrogeno si destabilizzano e si formano nuove stelle. Le stelle preesistenti delle galassie si mescolano e, nel tempo, diventano parte della popolazione stellare della nuova galassia combinata. Grazie alla fisica di base, è possibile tracciare l’origine di queste stelle osservando proprietà come l’energia e il momento angolare. Inoltre, le stelle più antiche tendono ad avere un contenuto di metalli più basso, il che aiuta a identificarle.
Identificare le stelle che si sono unite alla Via Lattea come parte di un’altra galassia è diventato possibile solo di recente, grazie a grandi insiemi di dati di alta qualità. Il satellite di astrometria Gaia dell’ESA, lanciato nel 2013, ha fornito un set di dati sempre più accurato, che include posizioni, variazioni di posizione e distanze per quasi 1,5 miliardi di stelle all’interno della nostra galassia.
Per la loro ricerca, Malhan e Rix hanno utilizzato i dati di Gaia combinati con spettri stellari dettagliati dal Sloan Digital Sky Survey (DR17). Hanno osservato che, per un certo intervallo di stelle povere di metalli, le stelle si raggruppavano attorno a due specifiche combinazioni di energia e momento angolare. Queste due strutture, denominate Shakti e Shiva, presentano valori di energia e momento angolare, oltre a una bassa metallicità, che le rendono buone candidate per essere alcuni dei primi antenati della Via Lattea.
Ulteriori indagini, grazie a sondaggi già in corso o in programma nei prossimi anni, promettono dati aggiuntivi che potrebbero confermare se Shakti e Shiva sono effettivamente un assaggio della preistoria più remota della nostra galassia.