La ricerca scientifica non smette mai di stupirci con le sue scoperte, e questa volta è il turno di due nuove specie di scorpioni fossori del genere Urodacus, endemici dell’Australia. Gli scienziati dell’Università di Flinders, insieme a colleghi di altre università dell’Australia Occidentale e del Museo di WA, hanno esaminato più da vicino queste creature misteriose, scoprendo caratteristiche inaspettate e affascinanti.
Caratteristiche uniche degli scorpioni Urodacus
Il dottor Bruno Buzatto, biologo evoluzionista dell’Università di Flinders e autore principale di un nuovo articolo pubblicato sull’Australian Journal of Zoology, spiega che l’analisi degli organi genitali interni di queste specie, oltre alla morfologia esterna, ha rivelato che ciò che inizialmente sembrava una singola specie strana, in realtà si è rivelato essere due nuove specie insolite. Le due specie, denominate Urodacus uncinus e Urodacus lunatus, presentano nei maschi un ingrandimento notevole del pungiglione o telson, dove si trovano le ghiandole velenifere. La punta della loro “coda” presenta una vescicola rigonfia e un aculeo più fortemente curvato rispetto ad altre specie conosciute di Urodacus.
Comportamento riproduttivo e minacce
Il dottor Erich Volschenk, tassonomista di scorpioni australiani e coautore dello studio, sottolinea che le due nuove specie presentano somiglianze morfologiche esterne con le specie U. similis e U. yaschenkoi, ma poco si sa ancora del loro comportamento, ecologia, fisiologia e altre caratteristiche come il veleno. Tuttavia, è stato scoperto che queste due specie si distinguono per la morfologia dei loro emispermatofori, strutture che occupano l’intera lunghezza dell’addome e si fondono per produrre lo spermatoforo. Questo è il primo caso nella ricerca sugli Urodacus in cui la morfologia dell’emispermatoforo è stata utilizzata per diagnosticare due specie diverse. Dopo l’accoppiamento, gli scorpioni maschi possono rigenerare gli emispermatofori e accoppiarsi nuovamente entro due settimane.
Gli scienziati avvertono che il commercio di animali domestici e l’industria mineraria potrebbero rappresentare minacce per gli scorpioni fossori, che si sono adattati a vivere in ecosistemi aridi e caldi scavando nel sottosuolo. Tre delle specie di Urodacus conosciute sono tra le più popolari nel commercio online di invertebrati come animali domestici, come mostra uno studio recente. Il commercio e la detenzione di animali esotici come gli scorpioni australiani hanno gravi implicazioni per la conservazione della biodiversità e la biosicurezza.
Habitat e caratteristiche del veleno
Per ora, si sa solo che queste due nuove specie hanno un areale ristretto nella regione di Pilbara, limitato a corsi d’acqua e linee di drenaggio, quindi sarà necessario indagare ulteriormente sui loro requisiti ambientali in ricerche future. Alcune specie di Urodacus possono vivere fino a 20 anni in natura, ma è improbabile che le specie che scavano profondamente sopravvivano più di un anno in cattività. Inoltre, i pungiglioni degli scorpioni fossori Urodacus sembrano essere più benigni per le persone rispetto al veleno di altri scorpioni australiani classificati nella famiglia Buthidae. In generale, il veleno degli scorpioni australiani non è considerato clinicamente significativo e non è pericoloso per gli esseri umani come quello degli scorpioni di altri continenti.
La ricerca continua
Questo nuovo articolo si aggiunge alle descrizioni esistenti di 21 specie già note di scorpioni Urodacus, con gli esperti che suggeriscono che potrebbero esserci ancora altre 100 specie da scoprire ed esaminare in futuro. La ricerca sulle specie di scorpioni fossori è fondamentale per comprendere la biodiversità e per elencare le specie di interesse per la conservazione, poiché molte non sono state ancora scoperte o descritte adeguatamente. Con la continua minaccia di attività umane come il commercio di animali domestici e l’industria mineraria, è essenziale proteggere questi affascinanti aracnidi e i loro habitat unici.