Il trasporto marittimo è responsabile di una quantità significativa di emissioni di gas serra, con il 90% delle merci scambiate a livello globale trasportate via mare. Se il settore navale fosse una nazione, sarebbe il sesto maggiore emettitore di CO2 al mondo. Di fronte a questa sfida, una startup londinese di nome Seabound ha sviluppato una tecnologia innovativa per ridurre l’impatto ambientale delle navi mercantili.
Un progetto pilota promettente
Seabound ha recentemente condotto un progetto pilota su una nave portacontainer, la Sounion Trader, dotandola di un sistema di cattura del carbonio a bordo. Durante un viaggio di due mesi dalla Turchia al Golfo Persico, il dispositivo ha catturato il 78% delle emissioni di carbonio e il 90% del biossido di zolfo da uno dei motori ausiliari della nave.
Il funzionamento del sistema
Il sistema di cattura del carbonio funziona collegando un dispositivo di cattura allo scarico del motore. I gas di scarico vengono combinati con ossido di calcio, che reagisce con il CO2 per produrre carbonato di calcio. Il resto del gas di scarico “pulito” viene poi rilasciato nell’atmosfera. Il carbonato di calcio solido può essere venduto come materiale da costruzione o riutilizzato per ulteriori catture di carbonio.
Le sfide e le opportunità della decarbonizzazione navale
Sebbene la tecnologia di cattura del carbonio offra una soluzione promettente, essa non è esente da critiche. Alcuni scienziati sostengono che non possa essere la soluzione definitiva al cambiamento climatico, data la difficoltà di gestire le enormi quantità di gas serra e i costi elevati. Inoltre, vi è il rischio che la cattura del carbonio venga utilizzata come giustificazione per continuare a sfruttare i combustibili fossili.
Un mercato in crescita
Con l’aumento della domanda di commercio internazionale, si prevede che il volume delle merci trasportate via mare triplicherà entro il 2050. Questo rappresenta un’opportunità significativa per la tecnologia di cattura del carbonio, che potrebbe aiutare a ridurre l’impatto ambientale del settore navale.
La transizione verso fonti energetiche alternative
Nonostante le sfide, la tecnologia di cattura del carbonio potrebbe rappresentare un mezzo realistico per facilitare la transizione verso fonti energetiche alternative. Fino a quando non sarà possibile lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo, soluzioni come questa potrebbero aiutare a mitigare l’impatto ambientale del trasporto marittimo.
In conclusione, la tecnologia di cattura del carbonio sviluppata da Seabound rappresenta un passo importante verso la decarbonizzazione del settore navale. Sebbene non sia una soluzione perfetta, offre una strada per iniziare a ridurre le emissioni di CO2 e altri gas serra prodotti dalle navi mercantili, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.