La ricerca di segni di vita su Marte è da sempre uno degli obiettivi principali delle missioni spaziali della NASA, tra cui quelle dei rover Curiosity e Perseverance. Uno dei principali indizi che potrebbero indicare la presenza di vita passata o presente sul Pianeta Rosso è il metano, un gas che sulla Terra è prodotto principalmente da organismi viventi. Tuttavia, la fonte di metano su Marte è probabilmente sotterranea e le variazioni a breve termine dei livelli di metano nell’atmosfera hanno rappresentato una sfida per la ricerca.
Le fluttuazioni della pressione atmosferica
Nuove ricerche mostrano che le fluttuazioni della pressione atmosferica su Marte potrebbero essere responsabili del rilascio di metano sotterraneo nell’atmosfera del pianeta. Queste variazioni di pressione potrebbero tirare su i gas dal sottosuolo, contribuendo così a rilasciare il metano nell’atmosfera marziana. Comprendere quando e dove cercare il metano può aiutare il rover Curiosity nella sua ricerca di segni di vita.
Le simulazioni informatiche
Per comprendere meglio i livelli di metano su Marte, John Ortiz, uno studente laureato presso il Los Alamos National Laboratory e leader del team di ricerca, e il suo gruppo hanno utilizzato cluster di calcolo ad alte prestazioni per simulare come il metano viaggia attraverso reti di fratture sotterranee e viene rilasciato nell’atmosfera, dove poi si mescola all’interno della colonna atmosferica. Hanno anche modellato come il metano viene adsorbito nei pori delle rocce, un processo dipendente dalla temperatura che potrebbe contribuire alle fluttuazioni dei livelli di metano.
La campagna di campionamento del Curiosity
Le simulazioni hanno previsto impulsi di metano dalla superficie del suolo nell’atmosfera poco prima dell’alba marziana nella stagione estiva del pianeta nell’emisfero nord, che si è da poco conclusa. Questo corrobora i dati precedenti dei rover che suggerivano che i livelli di metano fluttuavano non solo stagionalmente, ma anche quotidianamente. Questi dati preziosi stanno aiutando a informare la campagna di campionamento in corso del rover Curiosity.
Le finestre temporali ottimali
“Il nostro lavoro suggerisce diverse finestre temporali chiave per Curiosity per raccogliere dati. Pensiamo che queste offrano la migliore possibilità di vincolare il momento delle fluttuazioni del metano e, si spera, di avvicinarci alla comprensione della sua origine su Marte”, ha affermato Ortiz.
Il contributo della ricerca
Questa ricerca è stata supportata da una borsa di studio per studenti attraverso il Center for Space and Earth Science, finanziato dal programma di ricerca e sviluppo diretto dal laboratorio con il numero di progetto 20210528CR. Il lavoro di Ortiz e del suo team è stato pubblicato il 22 gennaio 2024 sulla rivista Journal of Geophysical Research: Planets e rappresenta un passo importante verso la comprensione delle variazioni di metano su Marte, un elemento chiave nella ricerca di segni di vita sul Pianeta Rosso.