La scienza ha fatto un passo avanti significativo nel campo della fusione nucleare, con l’annuncio di un nuovo record mondiale per l’energia prodotta attraverso questo processo. Gli scienziati del Regno Unito hanno rivelato di aver ottenuto la più alta produzione energetica mai raggiunta con la fusione nucleare, un risultato che apre nuove prospettive per il futuro dell’energia pulita.
Il test del Joint European Torus
Il test è stato condotto nel Joint European Torus (JET), un impianto di ricerca situato nel Regno Unito. Durante l’esperimento, è stata generata un’energia di fusione elevata per cinque secondi, rilasciando 69.26 megajoule di energia da soli 0.21 milligrammi di combustibile. Questa quantità di energia è paragonabile a quella che si potrebbe ottenere da 2 chilogrammi di carbone. Il combustibile utilizzato è una miscela di due tipi di idrogeno pesante, deuterio e trizio, che verranno impiegati nelle centrali di fusione nucleare del futuro.
Il ruolo di JET e le prospettive future
Nonostante il record, JET non è progettato per raggiungere l’energia prevista per le future centrali. Serve piuttosto come precursore per prototipi su larga scala come ITER e DEMO. ITER, che entrerà in funzione l’anno prossimo, dovrebbe generare 10 volte più energia di quella immessa. Il suo successore, DEMO, produrrà elettricità e 25 volte l’energia immessa. Tuttavia, i risultati di JET dimostrano il potenziale di questa tecnologia.
La fusione nucleare: una fonte di energia pulita e sostenibile
La fusione nucleare rappresenta una delle più promettenti fonti di energia pulita e sostenibile. È il processo che alimenta il Sole e tutte le stelle, ma sulla Terra non abbiamo naturalmente le pressioni e le temperature presenti al nucleo di questi oggetti. Pertanto, dobbiamo essere creativi e, di solito, ciò significa riscaldare il plasma a oltre 100 milioni di gradi.
Le sfide della fusione nucleare
A tali temperature, il plasma rilascia molta energia (questo è l’obiettivo), ma possono verificarsi esplosioni che danneggiano le pareti di contenimento. La fusione di deuterio e trizio crea elio e questo sottoprodotto deve essere scartato senza distruggere il sistema di scarico. JET ha dimostrato che entrambe queste sfide possono essere risolte.
Il fattore Q e l’efficienza energetica
Per creare quelle alte temperature, è necessario immettere molta energia. Nella fusione nucleare, l’obiettivo è raggiungere un fattore Q superiore a uno, con uno che significa ottenere tanta energia quanta ne viene immessa. L’unico esperimento che ha raggiunto finora quel risultato è stato il sistema di fusione inerziale negli Stati Uniti, che ha ottenuto un Q di 1.5. Il miglior risultato di JET è stato 0.69, ma l’uscita energetica di JET è stata 20 volte superiore a quella ottenuta dalla fusione inerziale.
Le centrali di fusione commerciale sono ancora a qualche decennio di distanza, ma questi recenti progressi mostrano che ci sono molteplici percorsi verso quell’obiettivo e solo attraverso ulteriori sperimentazioni possiamo continuare a perfezionare e migliorare.