Il progresso tecnologico e scientifico ha portato l’uomo a esplorare l’ignoto, spingendosi oltre i confini del nostro pianeta. La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è diventata un laboratorio orbitante dove gli astronauti conducono esperimenti che potrebbero rivoluzionare il nostro modo di vivere. Tra le tante ricerche in corso, spiccano quelle nel campo della robotica, degli organi artificiali e della salute oculare.
La robotica nello spazio
Il Manipolatore Dexterous Specializzato, meglio conosciuto come Dextre, è una mano robotica di precisione progettata e costruita dall’Agenzia Spaziale Canadese. Questo strumento è stato immortalato davanti ai pannelli solari principali dell’ISS mentre la stazione orbitava a circa 418 chilometri sopra l’Oceano Pacifico. Dextre è attaccato all’estremità principale del braccio robotico Canadarm2.
L’equipaggio della spedizione 70 ha concentrato la sua ricerca sulla robotica, configurando un esperimento che esplora come i CubeSats dotati di un braccio robotico possano essere utilizzati per riparare satelliti di dimensioni maggiori. L’ingegnere di volo della NASA, Loral O’Hara, ha allestito l’hardware all’interno del modulo laboratorio Destiny per dimostrare la possibilità di ispezionare e riparare satelliti in orbita.
La salute nello spazio
Successivamente, O’Hara si è spostata nel modulo laboratorio Kibo per trattare e conservare campioni che saranno analizzati per comprendere la salute riproduttiva e la perdita ossea in microgravità. L’ingegnere di volo della NASA, Jasmin Moghbeli, ha pulito il Life Science Glovebox di Kibo e riposto l’hardware di ricerca dopo il lavoro sui campioni di O’Hara.
In precedenza, Moghbeli aveva assistito il comandante Andreas Mogensen dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) nella sostituzione di componenti che analizzano gli elementi nell’aria della stazione spaziale. Alla fine della giornata, Moghbeli ha eseguito scansioni degli occhi e delle retine di Mogensen e O’Hara utilizzando attrezzature mediche standard, analoghe all’imaging ad ultrasuoni, presenti negli studi medici sulla Terra.
La vita a bordo dell’ISS non è solo ricerca, ma anche manutenzione e supporto vitale. L’equipaggio lavora a una varietà di compiti per garantire il corretto funzionamento della stazione e la sicurezza di chi vi abita.
Il lavoro dei cosmonauti
Il cosmonauta veterano Oleg Kononenko ha continuato le sue ispezioni all’interno del modulo di servizio Zvezda, registrando e fotografando i suoi compagni di equipaggio al lavoro a bordo del laboratorio orbitale. L’ingegnere di volo di Roscosmos, Nikolai Chub, ha testato un computer portatile nel modulo scientifico Nauka, trasferito fluidi nel veicolo cargo Progress 86 e fotografato i pannelli all’interno del modulo Poisk alla fine della giornata. Il cosmonauta Konstantin Borisov ha trascorso la sua giornata pulendo i sistemi di ventilazione e l’attrezzatura elettronica nei moduli Nauka e Zvezda.
La ricerca giapponese
L’ingegnere di volo Satoshi Furukawa della JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) ha trascorso la sua giornata lavorando con una coppia di microscopi. Durante la mattinata, Furukawa ha attivato il microscopio confocale per immaginare campioni di colture organoidi per un’indagine che esplora la medicina rigenerativa, ovvero la creazione di organi artificiali in microgravità. Nel pomeriggio, il residente della stazione per la seconda volta dalla JAXA ha impostato il microscopio Kermit per un controllo comandato da terra della sua capacità di imaging durante un test di vibrazione.
In conclusione, l’ISS è un ambiente unico dove la ricerca scientifica e tecnologica si fonde con le attività quotidiane necessarie per mantenere la stazione funzionante e sicura. Gli astronauti e i cosmonauti lavorano insieme per portare avanti esperimenti che potrebbero avere un impatto significativo sulla vita sulla Terra e oltre.