Le libellule blu, conosciute anche come bluetail damselflies, sono insetti affascinanti che hanno catturato l’attenzione degli scienziati per la loro straordinaria variazione di colore. In particolare, le femmine di questa specie presentano tre diverse forme cromatiche, una delle quali è simile ai maschi e serve a proteggerle dall’essere continuamente importunate per l’accoppiamento. Un team internazionale di ricercatori, guidato dall’Università di Lund in Svezia, ha recentemente scoperto che questa variazione genetica è originata da mutazioni in una specifica regione del genoma, risalenti a oltre cinque milioni di anni fa. Questa scoperta offre nuove prospettive sulla diversità genetica e i processi evolutivi che interessano le libellule, aprendo la strada a ulteriori studi evolutivi.
Il team di ricerca ha mappato la notevole variazione di colore tra le femmine della libellula blu (Ischnura elegans), rivelando che le tre forme cromatiche femminili sono determinate geneticamente. Una di queste forme fa sì che le femmine assomiglino ai maschi, conferendo loro un vantaggio evolutivo in quanto evitano l’eccessivo assedio dei maschi per l’accoppiamento. La variazione è stata mantenuta nel corso di lunghi periodi evolutivi attraverso una selezione naturale bilanciata. Sequenziando il DNA delle tre forme cromatiche e confrontandolo con le due forme del parente tropicale Ischnura senegalensis, i ricercatori hanno dimostrato che la variazione genetica nelle femmine è sorta almeno cinque milioni di anni fa, attraverso diverse mutazioni in una regione genetica specifica sul tredicesimo cromosoma della libellula.
La grande variazione di colore negli insetti solleva interrogativi sulla funzione dei segnali cromatici e le conseguenze evolutive per la scelta del partner e i conflitti tra i sessi. La scoperta di questa variazione genetica nelle libellule blu femmine aiuta a comprendere i processi evolutivi che avvengono all’interno di una specie e su scale temporali evolutive più lunghe, coinvolgendo diverse specie.
Avendo individuato il gene responsabile della variazione cromatica femminile, i ricercatori possono ora procedere all’identificazione di diversi genotipi nei maschi e nella fase larvale acquatica di questi insetti. Sebbene i maschi non presentino forme cromatiche visibili, si prevede di indagare se il gene del colore influenzi altre caratteristiche delle larve e dei maschi, inclusa la sopravvivenza e i comportamenti.
Con una solida base di conoscenze sulla variazione cromatica, gli scienziati possono estendere lo studio ad altre specie del genere Ischnura, che si trovano in Europa, Africa, Asia, Australia, Nord e Sud America. I risultati genetici ottenuti contribuiscono a una migliore comprensione dei processi evolutivi che si verificano all’interno di una specie e su scale temporali evolutive macroevolutive di decine di milioni di anni, coinvolgendo diverse specie.
La comprensione di come e perché la variazione genetica si origina e si mantiene nel tempo è fondamentale per la biologia evolutiva, la genetica delle popolazioni e la biologia della conservazione. In tutte le popolazioni di dimensioni limitate, la variazione genetica si perde nel tempo. Pertanto, è importante comprendere sia i meccanismi che danno origine a nuova variazione genetica, sia quelli che agiscono per mantenerla. Questo ha un’importanza significativa sia per la conservazione delle specie sia per il potenziale evolutivo futuro delle popolazioni di adattarsi a ambienti in rapido cambiamento.
In conclusione, lo studio della variazione genetica nelle libellule blu femmine apre nuove strade per la ricerca evolutiva e offre spunti preziosi per la conservazione delle specie e la comprensione dei meccanismi evolutivi. Con questi nuovi risultati, gli scienziati sono meglio equipaggiati per affrontare le sfide poste dai cambiamenti ambientali e per proteggere la biodiversità del nostro pianeta.