Il pasto ideale per i viaggiatori spaziali a lungo termine
Quando si parla di viaggi spaziali a lungo termine, non si può non pensare alle sfide che comportano, tra cui quella di garantire un’alimentazione adeguata agli astronauti. Gli scienziati hanno condotto ricerche approfondite per trovare la soluzione migliore e sembra che la risposta sia una insalata vegetariana.
Le esigenze nutrizionali degli astronauti
Gli astronauti hanno bisogno di un’alimentazione particolare: in assenza di gravità, il loro corpo consuma più calorie e necessita di un apporto energetico maggiore. Inoltre, l’effetto della microgravità sulle ossa richiede un maggiore apporto di calcio rispetto a chi si trova sulla Terra.
La ricerca della dieta spaziale ottimale
Un gruppo di ricercatori di varie istituzioni ha studiato cosa potrebbe essere coltivato su un’astronave, dato che non ci sono fast food nelle vicinanze di Marte. Hanno valutato 10 diversi pasti spaziali, considerando fino a 102 diverse colture, basandosi su due fattori principali: la capacità di soddisfare i bisogni nutrizionali giornalieri di un astronauta maschio e la sostenibilità della coltivazione delle piante.
La vittoria dell’insalata vegetariana
Nonostante siano stati testati pasti sia vegetariani che onnivori, il vincitore è stato un mix vegetariano composto da soia, semi di papavero, orzo, cavolo riccio, arachidi, patate dolci e/o semi di girasole. Questo pasto non fornisce tutti i micronutrienti necessari, ma i ricercatori suggeriscono che un integratore potrebbe compensare le carenze.
Il gusto conta
Oltre alla sostenibilità e al valore nutrizionale, è fondamentale considerare anche il sapore del pasto spaziale. Un gruppo di volontari ha avuto l’opportunità di assaggiare l’insalata e le recensioni sono state positive, con paragoni a insalate gourmet e dichiarazioni di disponibilità a consumarla per un’intera settimana nello spazio.
Spazio al miglioramento
Nonostante il feedback positivo, i ricercatori ritengono che ci sia ancora margine di miglioramento. Sottolineano l’importanza di future ricerche che considerino età, sesso e livelli di salute diversi nello sviluppo dei pasti spaziali, nonché il ruolo che potrebbero avere la carne coltivata in laboratorio o i nutrienti provenienti da “bevande spaziali” arricchite.
In conclusione, la ricerca pubblicata su ACS Food Science & Technology apre la strada a nuove prospettive per l’alimentazione nello spazio, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e al benessere degli astronauti.