La luce come chiave per svelare i segreti dell’universo
L’astronomia è una scienza che si basa sulla luce e sulla sua capacità di rivelare i misteri più nascosti dell’universo. Per comprendere appieno la struttura degli oggetti celesti, è necessario catturare ogni minima traccia luminosa, filtrarla e analizzarla nelle sue diverse lunghezze d’onda. In questo contesto, il telescopio spaziale James Webb si sta rivelando uno strumento prezioso, come dimostrano le recenti immagini del resto di supernova Cassiopea A, presentate in anteprima durante una conferenza stampa della American Astronomical Society (Aas). Questo oggetto celeste, la cui luce dell’esplosione è giunta sulla Terra oltre tre secoli fa, è stato oggetto di studio da parte di telescopi come Hubble, Spitzer e Chandra, che ne hanno svelato le complesse caratteristiche. Tuttavia, è grazie alla combinazione dei dati di Chandra con le potenti capacità di Webb che sono emersi nuovi dettagli, rivelando informazioni scientifiche, colori, forme e strutture finora solo ipotizzate. Danny Milisavljevic della Purdue University, insieme a un team internazionale che include Salvatore Orlando dell’Inaf di Palermo, ha presentato questi risultati alla conferenza stampa.
La risoluzione del mistero del “Green Monster”
Le nuove immagini ottenute potrebbero aver finalmente chiarito l’origine di una strana struttura tra i detriti della stella esplosa, soprannominata “Green Monster” per la sua somiglianza con il muro verde del campo da baseball di Fenway Park. La combinazione dei dati di Webb e Chandra ha permesso di effettuare un censimento più accurato del materiale stellare espulso in seguito all’esplosione della supernova. Chandra ha osservato i detriti riscaldati a decine di milioni di gradi dai violenti shock generati dall’esplosione, mentre le immagini ad alta risoluzione di Webb hanno permesso di osservare i frammenti della stella ancora incontaminati da questi shock, offrendo una visione più chiara delle complessità di Cassiopea A.
Un passo avanti nella comprensione delle supernove
Milisavljevic ha sottolineato l’importanza della risoluzione avanzata della NirCam di Webb, che consente di osservare in dettaglio la frammentazione della stella morente durante l’esplosione. Questo rappresenta un progresso significativo nella comprensione delle dinamiche esplosive delle stelle e delle fasi finali della loro evoluzione. Orlando ha aggiunto che queste osservazioni sono fondamentali per la validazione dei modelli di esplosione delle supernove e forniscono informazioni cruciali sulle fasi finali di evoluzione della stella progenitrice.
La struttura del “Green Monster” e l’impatto mediatico delle scoperte
La formazione del “Green Monster” e il modello idrodinamico
Il “Green Monster” è stato identificato per la prima volta nei dati infrarossi della camera Miri di Webb nel 2023 e si presenta come un anello di luce verde all’interno della cavità di Cassiopea A. Questa struttura era stata prevista in un modello teorico realizzato da un team guidato da Orlando e ora confermata dalle osservazioni. La struttura potrebbe rivelare l’interazione recente tra Cassiopea A e un denso guscio del mezzo circumstellare, residuo di un’eruzione di massa dalla stella progenitrice avvenuta nei millenni precedenti la supernova.
L’eco mediatica delle scoperte di Cassiopea A
Le scoperte relative a Cassiopea A hanno suscitato grande interesse mediatico, soprattutto negli Stati Uniti, dove la first lady Jill Biden ha presentato le osservazioni del resto di supernova, utilizzate nel primo calendario dell’avvento 2023 della Casa Bianca.
In conclusione, le nuove immagini e i dati di Cassiopea A ottenuti dal telescopio spaziale James Webb hanno aperto nuove frontiere nella comprensione delle supernove e delle loro complesse dinamiche. Queste scoperte rappresentano un passo avanti significativo nella ricerca astronomica e promettono di svelare ulteriori segreti dell’universo nei prossimi anni.