Il COVID-19, una malattia che ha colpito milioni di persone in tutto il mondo, è stato oggetto di numerosi studi e ricerche. Recentemente, un gruppo di scienziati dell’Università di São Paulo ha fatto una scoperta significativa: la causa principale del COVID-19 grave è il danno ai piccoli vasi sanguigni nei polmoni, causato dall’infezione da SARS-CoV-2. Questo danno porta alla formazione di coaguli di sangue (trombosi) nei capillari polmonari, un fenomeno che si verifica precocemente e spesso prima delle difficoltà respiratorie causate dal danno diffuso agli alveoli.
La scoperta dei ricercatori brasiliani
L’articolo pubblicato sul Journal of Applied Physiology descrive per la prima volta gli aspetti sub-cellulari del danno endoteliale e dei fenomeni trombotici associati all’infezione. L’infiammazione acuta che colpisce la microcircolazione polmonare è stata identificata come il fattore chiave nel COVID-19 grave, contribuendo a una comprensione più profonda della patofisiologia della malattia e allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.
Il ruolo dell’infiammazione e della trombosi
La ricerca ha evidenziato che il danno endoteliale tende a precedere due processi comuni nei casi di distress respiratorio: la significativa perdita della membrana alveolo-capillare e l’accumulo intra-alveolare di fibrina, associata alla coagulazione del sangue e alla guarigione delle ferite. Un altro studio ha confermato che la coagulazione non è tipica del processo solito innescato dall’attivazione dei fattori di coagulazione, ma è dovuta al danno endoteliale e aggravata da vari meccanismi, rendendo il sangue più denso e causando molte complicazioni.
La gestione dell’idratazione e dell’anticoagulazione
La ricerca ha sottolineato l’importanza di mantenere i pazienti idratati e di controllare rigorosamente l’anticoagulazione. A differenza di altre forme di sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), dove l’infiammazione alveolare impedisce principalmente l’ingresso dell’ossigeno nel flusso sanguigno, nel COVID-19 grave il danno endoteliale dei capillari polmonari è l’ostacolo principale nelle fasi iniziali della malattia.
La necessità di un trattamento tempestivo
La disfunzione endoteliale deve essere invertita senza indugi nel COVID-19 grave, utilizzando un anticoagulante. È essenziale fermare la coagulazione del sangue il prima possibile per evitare lo sviluppo di distress respiratorio acuto e altre conseguenze della malattia, come i problemi ora noti come long COVID.
In conclusione, la ricerca ha fornito una nuova prospettiva sul trattamento del COVID-19 grave, sottolineando l’importanza di un approccio tempestivo e mirato alla trombosi polmonare. Questa scoperta potrebbe portare a un cambiamento significativo nelle linee guida di trattamento a livello globale, riducendo il rischio di mortalità e migliorando la qualità della vita dei pazienti affetti da questa malattia.