Il gigante ghiacciato Urano
Il pianeta Urano è uno dei corpi celesti più intriganti del nostro Sistema solare. Circondato da un sistema di anelli e accompagnato da un corteo di 27 lune, questo gigante ghiacciato si presenta come un mondo affascinante e misterioso. Grazie alle recenti osservazioni del James Webb Space Telescope (Jwst), abbiamo avuto l’opportunità di ammirare Urano in una nuova luce, rivelando dettagli mai visti prima.
La bellezza degli anelli di Urano
Dopo un primo scorcio offerto lo scorso aprile, il Jwst ha nuovamente puntato il suo avanzato strumento infrarosso verso Urano, catturando una immagine straordinaria che mette in risalto la bellezza degli anelli che lo circondano. Questi anelli, meno conosciuti rispetto a quelli di Saturno, si mostrano in tutta la loro magnificenza, con gli anelli esterni e quelli interni, meno luminosi e più difficili da osservare, chiaramente visibili. Anche l’anello Zeta, il più vicino al pianeta e di aspetto tenue, è stato immortalato dalla sensibilità del telescopio spaziale.
Un’atmosfera dinamica
Le immagini infrarosse del Jwst hanno rivelato un aspetto di Urano molto diverso da quello pacifico mostrato dalle foto della sonda Voyager 2 negli anni Ottanta. L’atmosfera di Urano si rivela dinamica, con una **calotta di nubi** bianche che si staglia vicino al polo nord. La particolare inclinazione dell’asse di rotazione di Urano, di 98° rispetto alla sua orbita, fa sì che il pianeta “rotoli” nello spazio, causando stagioni estreme e periodi prolungati di luce o buio polare.
Le osservazioni del Jwst
Il Jwst, con la sua tecnologia all’avanguardia, ha permesso di osservare Urano come mai prima d’ora, fornendo una visione dettagliata del pianeta e dei suoi satelliti.
La calotta polare e le tempeste
La calotta di nubi polari catturata dal Jwst è una caratteristica stagionale che diventa più intensa man mano che il polo nord di Urano si orienta verso il Sole. In prossimità del solstizio, previsto nel 2028, questa calotta è accompagnata da piccole tempeste, frutto di una combinazione di fattori stagionali e meteorologici.
Le lune di Urano
Nell’immagine scattata dal Jwst si distinguono numerose lune di Urano, dalle cinque più grandi – Miranda, Ariel, Umbriel, Titania e Oberon – fino alle più piccole, alcune delle quali si nascondono tra gli anelli. Queste lune, insieme alle tempeste e ad altri fenomeni atmosferici, si muovono rapidamente nel campo visivo del telescopio, poiché Urano compie una rotazione su se stesso in soli 17 ore.
Per ottenere un ritratto così dettagliato di un sistema in continuo movimento, è stato necessario combinare diverse esposizioni, sia brevi che lunghe, del pianeta e dei suoi dintorni. Il risultato è una testimonianza della potenza e della precisione del Jwst, che continua a stupirci con le sue scoperte.