Il mistero dei segnali ripetitivi inviati dalla Voyager 1
La sonda spaziale Voyager 1, lanciata nel 1977, ha superato ogni aspettativa di durata e distanza percorsa, diventando l’oggetto creato dall’uomo che si è spinto più lontano nello spazio interstellare. Tuttavia, recentemente ha iniziato a inviare alla Terra dati incomprensibili, costituiti da una sequenza ripetitiva di 1 e 0, come se fosse “bloccata”. Scopriamo insieme cosa sta succedendo a questo pioniere dell’esplorazione spaziale.
La missione storica della Voyager 1
Un viaggio senza precedenti
La Voyager 1 è una delle sonde spaziali più longeve della storia umana, seconda solo alla sua gemella Voyager 2. Lanciata poche settimane dopo quest’ultima, ha viaggiato oltre i confini del nostro Sistema Solare, attraversando l’eliopausa e dirigendosi nello spazio interstellare. Durante il suo viaggio, ha continuato a inviare dati preziosi alla Terra, fornendo informazioni sullo spazio tra le stelle al di fuori del nostro Sistema Solare.
Una tecnologia sorprendentemente resiliente
Nonostante operi con soli 69.63 kilobyte di memoria, circa la dimensione di un’immagine JPEG media, e parte del suo codice scritto nella lingua informatica ormai arcaica Fortran 5, la Voyager 1 ha superato ogni aspettativa, affrontando sfide tecniche e ambienti ad alta radiazione.
Gli enigmi dei dati inviati
Un problema frustrante
Recentemente, la sonda ha iniziato a inviare dati incomprensibili, costituiti da una sequenza ripetitiva di 1 e 0, come se fosse “bloccata”. La NASA ha spiegato che il sistema di dati di volo (FDS) non sta comunicando correttamente con una delle sottounità della sonda, l’unità di telecomunicazione (TMU), impedendo così il ritorno di dati scientifici o ingegneristici.
La ricerca di soluzioni
La NASA ha tentato di risolvere il problema resettando il computer di bordo allo stato precedente all’errore, ma la sonda ha continuato a inviare dati inutilizzabili. Il team sta lavorando a nuove soluzioni, affrontando l’attesa di 45 ore per scoprire se gli interventi hanno avuto successo. Trovare soluzioni alle sfide che le sonde incontrano spesso richiede di consultare documenti originali vecchi di decenni, scritti da ingegneri che non potevano prevedere i problemi odierni, rendendo il processo di risoluzione lento e complesso.
In conclusione, la Voyager 1 continua a essere un simbolo dell’ingegnosità umana e della nostra sete di conoscenza, nonostante i problemi tecnici che sta affrontando. La sua missione, iniziata oltre quattro decenni fa, ci ha permesso di esplorare confini mai raggiunti prima e continua a ispirare nuove generazioni di esploratori dello spazio.