Spesso si sente parlare delle “ombre” lasciate a Hiroshima dopo il tragico bombardamento atomico del 6 agosto 1945. Molte persone credono che queste ombre siano i resti vaporizzati degli esseri umani colpiti dall’esplosione nucleare, ma la realtà è ben diversa. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questo argomento, spiegando cosa sono realmente queste ombre e come si sono formate.
Le ombre di Hiroshima: miti e realtà
Le ombre non sono resti umani
Contrariamente a quanto si possa pensare, le ombre lasciate a Hiroshima non sono i resti vaporizzati delle persone uccise dall’esplosione atomica. Infatti, per vaporizzare un corpo umano è necessaria una quantità di energia molto elevata. Come spiegato dalla dottoressa Minako Otani, professore emerito all’Università di Hiroshima, anche se il corpo umano viene bruciato, restano comunque tessuti carbonizzati o almeno le ossa.
La formazione delle ombre
Le ombre di persone e oggetti, come biciclette, che si possono osservare a Hiroshima non sono i loro resti vaporizzati. Quando la bomba atomica ha rilasciato la sua energia sulla città, ha incontrato oggetti sul suo cammino. Questi oggetti – siano essi umani, animali o inanimati – hanno assorbito questa energia, mentre la forza della bomba ha sbiancato l’area circostante. Il risultato appare come un’ombra, ma in realtà è l’area circostante che è stata colorata.
La conservazione delle ombre
Il lavoro di preservazione
Sono stati fatti sforzi per preservare queste impronte. Una mostra al Museo della Pace di Hiroshima, intitolata “Ombra umana incisa nella pietra”, espone ora i gradini di pietra, fotografati sopra, dove qualcuno ha scelto di sedersi il 6 agosto 1945 e probabilmente è stato ucciso all’istante. La loro identità rimane sconosciuta ancora oggi.
Il ruolo dei musei
I musei, come quello della Pace di Hiroshima, svolgono un ruolo fondamentale nel conservare e spiegare il significato di queste ombre. Yoshinori Obayashi, un volontario che spiega le mostre al Museo della Bomba Atomica, afferma che i visitatori del museo talvolta credono che le persone siano state istantaneamente vaporizzate dall’esplosione nucleare e che solo le ombre siano rimaste. Tuttavia, è importante educare il pubblico sulla vera natura di queste ombre per preservare la memoria storica e promuovere la pace.
In conclusione, le “ombre” lasciate a Hiroshima non sono i resti vaporizzati delle vittime dell’esplosione atomica, ma sono il risultato dell’assorbimento dell’energia della bomba da parte degli oggetti e delle persone, con l’area circostante che è stata sbiancata. La conservazione e la spiegazione di queste ombre nei musei è essenziale per mantenere viva la memoria di questo tragico evento e per promuovere un futuro di pace.