Quando si lancia un’astronave su un asteroide, si atterra brevemente su quell’asteroide per raccogliere un campione e poi si riporta il campione sulla Terra, ci sono molte opportunità per problemi.
Nonostante la difficoltà del compito, NASA ha riportato con successo un campione dell’asteroide Bennu sulla Terra alla fine di settembre. Da allora, gli scienziati hanno iniziato ad aprire il campione, un processo lungo, lento e delicato, che il team ha passato mesi a provare.
Sfortunatamente, ora hanno incontrato un piccolo intoppo. Non riescono ad aprire il Touch-and-Go Sample Acquisition Mechanism (TAGSAM) per accedere a gran parte del campione.
“Nell’ultima settimana, il team presso il Johnson Space Center della NASA a Houston ha cambiato il suo approccio all’apertura della testa del TAGSAM, che conteneva la maggior parte delle rocce e della polvere raccolte dall’astronave nel 2020”, ha detto la NASA in un aggiornamento. “Dopo vari tentativi di rimozione, il team ha scoperto che due dei 35 fissaggi sulla testa del TAGSAM non potevano essere rimossi con gli attrezzi attualmente approvati per l’uso nella scatola guanto OSIRIS-REx”.
Questo potrebbe sembrare un piccolo problema (sicuramente la NASA può prendere in prestito una chiave inglese?), ma il problema è che gli attrezzi utilizzati dal team devono essere in grado di entrare nella “scatola guanto”, che fluisce azoto per mantenere i campioni intatti e liberi da contaminazioni della nostra atmosfera.
Di conseguenza, il team deve capire come accedere ai campioni utilizzando gli strumenti a loro disposizione o nuovi strumenti che si adattino alla scatola guanto senza compromettere i campioni durante la raccolta.
Il team è riuscito ad accedere a 70,3 grammi di rocce e polvere dall’esterno e dall’interno della testa del campione, con una parte dei campioni accessibili attraverso una falda di mylar. Questo supera il loro obiettivo iniziale di 60 grammi. Tuttavia, c’è ancora materiale all’interno che non può essere accessibile tramite la falda di mylar, trattenuto all’interno da quei fissaggi.
La NASA afferma che il team svilupperà e metterà in pratica una nuova tecnica per rimuovere i fissaggi nelle prossime settimane, mentre elabora i campioni già rimossi per lo studio.