Nell’ottobre del 2023, Papa Francesco ha lanciato un monito riguardo agli effetti devastanti del cambiamento climatico, puntando il dito contro le grandi industrie e i leader mondiali. Ha inoltre espresso una critica severa nei confronti di coloro che negano la crisi climatica, evidenziando la tangibile realtà di fenomeni meteorologici estremi e altri “lamenti della terra”.
Il messaggio di Papa Francesco
Laudato Sí e la riflessione sullo stile di vita
Non è la prima volta che Papa Francesco si esprime sulla crisi climatica. Già nel 2015, con la sua enciclica Laudato Sí, ha invitato a una riflessione profonda sul nostro stile di vita e sulle nostre azioni, sottolineando l’impatto che queste hanno sull’ambiente e sulle popolazioni più svantaggiate.
La critica ai negazionisti
Il Papa ha espresso una critica aspra nei confronti di coloro che negano la crisi climatica, sottolineando come i fenomeni meteorologici estremi e altri segnali siano prove evidenti del cambiamento in atto e dei suoi effetti devastanti.
Il ruolo della comunità cattolica
Padre Arturo Peraza e l’impegno ambientalista
Padre Arturo Peraza, sacerdote, professore e ambientalista di Caracas, Venezuela, ha incorporato gli insegnamenti del Papa nel suo lavoro. Insegna corsi universitari e dal 2017 al 2023 è stato vicerettore dell’Università Cattolica Andrés Bello (UCAB) a Guayana, oltre a essere rettore del Colegio Loyola Gumilla di Puerto Ordaz. Attualmente è rettore dell’UCAD a Caracas.
La responsabilità della comunità cattolica
In un’intervista, Padre Peraza ha discusso del cambiamento climatico e della responsabilità della comunità cattolica in questo contesto. Ha evidenziato come, nonostante il Venezuela sia un paese con un forte movimento ambientalista, le attività di estrazione e esportazione di petrolio abbiano distrutto molte comunità e aree forestali. Ha inoltre sottolineato l’importanza di iniziative come la creazione di una cattedra transversale sulla sostenibilità e l’ambiente per tutti gli studenti della UCAB.
La testimonianza e l’etica cristiana
Peraza ha sottolineato l’importanza del livello testimoniale e dell’etica cristiana, invitando i membri della comunità a riflettere sul proprio contributo al consumismo e al materialismo che danneggiano persone e ambiente. Ha posto l’accento sulla necessità di una vita modesta e sobria, in linea con la tradizione ascetica della Chiesa, per contrastare il cambiamento climatico.
Azione politica e generazione di coscienza
Ha inoltre evidenziato la responsabilità politica dei laici nel generare coscienza e proporre alternative tecniche e intellettuali per affrontare la crisi climatica. Ha sottolineato il ruolo dell’educazione e della mobilitazione della comunità cattolica, in particolare tra i giovani, per promuovere una nuova etica cittadina che includa la questione ambientale.
Iniziative concrete e collaborazione internazionale
Peraza ha descritto iniziative concrete come il reciclaje e la creazione di tetti verdi per ridurre il calore nelle costruzioni, evitando l’uso di aria condizionata. Ha anche menzionato la collaborazione con università cattoliche in America Latina, in particolare quelle situate nella regione amazzonica, per sensibilizzare sulla distruzione dell’ambiente e le violazioni dei diritti umani legate all’attività mineraria.
In conclusione, il messaggio di Papa Francesco e l’impegno di figure come Padre Peraza evidenziano l’importanza di un cambiamento di mentalità e di azione da parte della comunità cattolica e della società in generale per affrontare la crisi climatica e proteggere il nostro pianeta.