La Cometa di Halley, uno degli oggetti celesti più noti e affascinanti, sta per intraprendere il suo viaggio di ritorno verso il Sole, che durerà quasi 40 anni, passando vicino al nostro pianeta durante il suo percorso.
Il viaggio della Cometa di Halley
Il punto più lontano dal Sole
Oggi, 9 dicembre, la Cometa di Halley raggiunge il suo afelio, ovvero il punto della sua orbita più distante dal Sole, portandola oltre l’orbita di Nettuno. Questo momento rappresenta la metà del suo percorso orbitale attorno alla nostra stella, che si distingue per essere in direzione opposta rispetto ai pianeti del nostro sistema solare, in un’orbita retrograda.
Il ritorno verso il Sole
Dopo oggi, la Cometa di Halley inizierà a muoversi nuovamente verso il Sole, raggiungendo il perielio - la distanza più vicina al Sole – a metà del 2061. Sarà in questo periodo che la cometa tornerà ad essere visibile nei nostri cieli, dopo essere scomparsa dalla vista nel 2003.
La storia e le curiosità della Cometa di Halley
Le osservazioni storiche
La cometa è stata avvistata molte volte nel corso della storia, ma fu l’astronomo inglese Edmond Halley a stabilire che sarebbe tornata. L’ultima volta che è passata vicino alla Terra è stato nel 1986 – se non fosse stato per il fatto che gli scienziati avevano già stabilito la sua orbita di 76 anni, si potrebbe pensare che, dopo aver intravisto la moda degli anni ’80, avesse deciso di allontanarsi per milioni di miglia.
La giovinezza della Cometa di Halley
Sebbene 76 anni possano sembrare una vita intera per noi umani, l’orbita della Cometa di Halley è piuttosto breve in confronto a quella di molte altre comete. Nel suo nome formale, 1P/Halley, la “P” sta per “periodica”; ciò si riferisce alle comete con un periodo orbitale inferiore ai 200 anni, che gli astronomi considerano breve. Secondo la NASA, nonostante si stima che la cometa orbiti da almeno 16.000 anni, le osservazioni non mostrano segni evidenti di invecchiamento.
Le piogge di meteoriti lasciate dalla Cometa di Halley
Anche se non vedremo la Cometa di Halley fino al 2061, la sua scia ci lascia due piogge di meteoriti da godere nel frattempo. Sia le Eta Aquaridi che le Orionidi si verificano annualmente, rispettivamente ogni maggio e ogni ottobre. Sono formate dai detriti rocciosi lasciati nel percorso della cometa e, non volendo sprecare nulla, ci regalano uno spettacolo mozzafiato.