Le balene sono creature affascinanti e misteriose, note per la loro intelligenza e abilità sociali. Ma sapevate che hanno anche una particolare cura per la loro pelle? Scopriamo insieme questo insolito comportamento.
La moda marina delle balene
Un accessorio o un trattamento di bellezza?
Le balene, mammiferi marini dotati di grande intelligenza, sono spesso al centro di documentari e studi scientifici. Tuttavia, ciò che molti non sanno è che questi giganti del mare hanno una particolare attenzione per la cura della propria pelle. Infatti, è stato osservato che orche e megattere si concedono veri e propri “giorni di spa”, utilizzando le alghe come metodo di skincare.
Il “kelping” delle balene
Le balene megattere (Megaptera novaeangliae), insieme ad altre specie di balene con fanoni, sono state viste nuotare con delle alghe sulla testa, in un comportamento definito “kelping”. Lungo la costa orientale dell’Australia, sono state registrate tre osservazioni dirette di balene megattere che si rotolavano e cercavano attivamente letti di alghe o alghe marine. Anche le balene grigie (Eschrichtius robustus), note per nutrirsi sia di alghe che di erbe marine, mostrano questo comportamento.
Il significato dietro il comportamento
Analisi dei social media e osservazioni
Analizzando 100 post sui social media riguardanti l’interazione tra balene e alghe, registrati da cittadini scienziati, tour di osservazione delle balene e membri del pubblico, è emerso che le aree più frequentemente osservate con alghe addosso erano tra la pinna anteriore e la parte anteriore del viso, chiamata rostro. Questo rappresentava il 56 percento delle interazioni sui social media. Anche i veicoli aerei senza pilota (UAV) sono stati utilizzati per osservare le interazioni tra balene e alghe, filmando balene che si rotolavano con alghe avvolte attorno a diverse pinne o sui loro rostri.
Teorie e ipotesi degli scienziati
Gli scienziati suggeriscono che le balene potrebbero utilizzare le alghe come una sorta di esfoliante per rimuovere parassiti come i pidocchi delle balene, la pelle morta e i batteri dai loro corpi. Potrebbe esserci anche un elemento di semplice gioco con le alghe per puro divertimento. “Ci sono due teorie plausibili: il gioco e/o l’automedicazione con le alghe. Questo comportamento potrebbe essere ludico, ma potrebbe anche offrire ulteriori benefici nel contesto dell’apprendimento e della socializzazione, oltre alla rimozione di ectoparassiti e al trattamento della pelle utilizzando le proprietà antibatteriche delle alghe brune”, ha affermato il Dr. Olaf Meynecke, autore principale dello studio.
Implicazioni per la conservazione
Con l’aumento dell’uso degli UAV in questo contesto, il team si aspetta di vedere più osservazioni di questo comportamento. Tuttavia, suggeriscono anche che le conseguenze del declino delle alghe potrebbero presentare alcuni problemi e gli sforzi di conservazione potrebbero dover includere questo nei piani futuri.
Lo studio è stato pubblicato nel Journal Of Marine Science And Engineering.