Monitoraggio del Permafrost Subacqueo in Alaska
Il riscaldamento globale sta causando il disgelo del permafrost, uno strato di terreno ghiacciato presente nelle regioni polari, con conseguenti emissioni di gas serra nell’atmosfera. Per studiare questo fenomeno, gli scienziati stanno utilizzando un metodo innovativo nelle fredde acque del Mare di Beaufort, al largo della costa settentrionale dell’Alaska.
Un Nuovo Strumento di Ricerca
La Fibra Ottica al Servizio della Scienza
Un cavo di telecomunicazioni in fibra ottica, sepolto nel fondale marino al largo della costa settentrionale dell’Alaska, è diventato uno strumento prezioso per gli scienziati. Questo cavo, composto da decine di fibre, trasmette dati attraverso impulsi di luce. Una di queste fibre, non utilizzata, è stata riproposta per condurre studi sul permafrost sottomarino.
Il Funzionamento del Sistema
Il sistema è semplice: “è essenzialmente un laser e un computer”, spiega Jennifer Frederick, geoscientista computazionale presso i Sandia National Laboratories. Gli scienziati inviano impulsi di luce attraverso la fibra ottica e, se questa si allunga o si comprime, cambia il tempo impiegato dalla luce per tornare indietro, indicando così variazioni nel fondale marino, come ad esempio la presenza di sedimenti con diverso contenuto di ghiaccio.
Implicazioni e Risultati della Ricerca
Monitoraggio Continuo della Temperatura
Il laser non solo rileva le variazioni fisiche, ma anche i cambiamenti di temperatura. La temperatura del cavo influisce sull’intensità della luce riflessa, fornendo indicazioni sulle zone del fondale che potrebbero essere soggette a disgelo e sulla velocità di questo processo.
Preoccupazioni per il Clima
Il permafrost è una fonte crescente di preoccupazione per gli scienziati climatici. Con il riscaldamento del pianeta, ampie aree di permafrost artico stanno iniziando a scongelarsi, rilasciando anidride carbonica e metano nell’atmosfera e accelerando il riscaldamento globale. Monitorare il permafrost artico è fondamentale per stimare le emissioni di gas serra.
Metodi Alternativi e Prospettive Future
Esistono altri metodi per studiare il permafrost sottomarino, come trivellazioni o sensori, ma i cavi in fibra ottica offrono nuove opportunità per ricerche più dettagliate. Il progetto attuale, che durerà ancora un anno e mezzo, ha lo scopo di testare l’accuratezza di questo metodo. I risultati ottenuti finora sono stati presentati all’annuale incontro dell’American Geophysical Union e serviranno come riferimento per studi futuri.
Il monitoraggio continuo e la trasmissione dei dati via internet hanno permesso di raccogliere informazioni importanti senza la necessità di visite fisiche al sito. Sebbene non si prevedano cambiamenti drastici nell’immediato futuro, le misurazioni attuali forniscono un punto di partenza essenziale per monitorare l’evoluzione del permafrost nella regione.
La ricerca sul permafrost subacqueo è cruciale per comprendere meglio le dinamiche del riscaldamento globale e per sviluppare strategie efficaci per mitigare i suoi effetti. L’innovativo uso della fibra ottica rappresenta un passo avanti significativo in questo campo di studi.