Marte risulta essere un pianeta rosso e privo di vita, per la quale risulta essere inospitale. Il motivo principale per la quale non è abitabile è dovuto alla sua atmosfera. Essa infatti ben inferiore a quella della Terra e quindi non permette di respirare senza avere una tuta pressurizzata.
Dopo anni di studio la NASA ha avviato il sistema di ipotesi di come potrebbero essere le prime missioni con equipaggio su Marte. Inizialmente sembrava soltanto fantasia, ma poi è diventato un’idea di esplorazione che si potrebbe fare studiando attentamente tutto il pianeta.
Per iniziare, La NASA ha dichiarato che svilupperà questo progetto e lo praticherà sulla Luna, con l’obiettivo di dimostrarlo su Marte. Essa ha pertanto riconosciuti 50 obiettivi su cui puntare per trovare magari degli input.
Inoltre hanno procurato uno schema di come potrebbe essere la missione. Quest’ultima prevede di stare 30 giorni sulla superficie marziana. La NASA intende avere tutte le informazioni per quanto riguarda le capacità minime per realizzare questa missione.
Le caratteristiche per questo progetto richiedono un cargo lander del peso all’incirca di 25 tonnellate. Questo avviene al fine di consentire agli astronauti di disporre del cibo di cui hanno bisogno dal momento in cui atterreranno.
Inoltre un altro componente molto importante è un veicolo che permetta alla NASA di monitorare la situazione e, quindi, essere sicuri di poter riportare gli astronauti fuori dal pianeta. Bisognerebbe fare una missione robotica che restituisca come risultato dei campioni dalla superficie marziana.
Questa restituirà alla NASA una concezione migliore delle condizioni in cui devono essere disposte le missioni con equipaggio e darà, così, un utile suggerimento per come far tornare gli astronauti da Marte e farli ritornare sulla Terra.
La chiave nel programma Artemis
C’è poi da considerare il programma Artemis che, in parte, può essere un tentativo per arrivare su Marte. Questo programma è un progetto di volo spaziale creato dalla NASA e da varie aziende di voli spaziale con l’obiettivo di far sbarcare l’essere umano sulla Luna.
I recenti progressi della tecnologia di lancio, quindi, grazie a questo programma consentono di diminuire, magari, anche gli ostacoli per quanto riguarda la missione su Marte, arrivando così a contenere i rischi.
Il programma Artemis potrebbe essere proprio la soluzione per far sbarcare le persone sulla Luna prima della fine di questo decennio. Tuttavia, ci sono ancora parecchi intoppi affinché gli astronauti possano andare più lontano di quanto gli umani siano mai andati e nel riportarli indietro sani e salvi.