La produzione di energia nucleare può svolgere un ruolo cruciale per aiutare il mondo a raggiungere l’obiettivo chiave di zero emissioni di CO2 entro il 2050. Ciò sarebbe utile soprattutto nei paesi con scarse risorse eoliche.
L’attività umana, infatti, nell’ultimo secolo ha provocato un grande quantità di inquinamento da carbonio nell’atmosfera. In tal modo ciclo globale del carbonio è stato influenzato, causando il riscaldamento del pianeta e più in generale le alterazioni climatiche.
Secondo il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, per ridurre al minimo gli impatti catastrofici sul clima, è importante che l’umanità si mobiliti. L’impegno fissato è mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali.
Per raggiungere questo obiettivo, il il foro scientifico ha affermato che le emissioni di carbonio da tutto il sistema energetico dovrebbero raggiungere lo zero entro la metà di questo secolo. Secondo molte teorie siamo già ad un punto di non ritorno.
Vento e Sole non bastano
Le fonti di energia rinnovabile come l’eolico e il sole sono ottime per ridurre le emissioni di carbonio. Il vento e il sole hanno troppe variazioni naturali nella loro disponibilità da un giorno all’altro e nelle varie regioni. Questo crea complicazioni per la riduzione totale delle emissioni.
Oggi, le lacune nell’energia fornita da eolico e solare possono essere colmate dalla produzione di energia dal gas naturale; tuttavia, in un sistema elettrico a emissioni zero, è necessario un altro modo per fornire elettricità quando il sole non splende e il vento non soffia.
Studi precedenti hanno dimostrato che è possibile ridurre l’80% delle emissioni di carbonio aumentando gli impianti di raccolta dell’energia eolica e solare. I divari tra l’offerta e la domanda per la variabilità delle risorse naturali richiederebbero significativi cambiamenti infrastrutturali.
Arrivare ad una riduzione del 100% richiederebbe massicce espansioni delle capacità di stoccaggio e trasmissione dell’energia, nonché delle infrastrutture di generazione di energia. Un impresa complicata, se non impossibile, nel breve-medio periodo.
Quindi per definire l’ultimo 20% di decarbonizzazione, occorrerebbe un’alternativa all’eolico e al solare, pertanto si è pensato all’energia nucleare. Uno studio dimostra come questo tipo di energia potrebbe condurci a soddisfare questa esigenze.
Vantaggi dell’Energia Nucleare
Nella ricerca scientifica sono state prese in considerazione le risorse eoliche e solari di 42 paesi, allo scopo di valutare la capacità del nucleare di fornire energia a basso costo e sostituire il gas naturale come fonte principale di approvvigionamento.
La loro analisi si è concentrata sull’identificazione di quali paesi trarrebbero vantaggio dall’utilizzo dell’energia nucleare come fonte energetica primaria. Il risultato che si è tratto appare molto interessante e premia la scelta rivolta all’energia nucleare di nuova generazione.
In paesi come gli Stati Uniti, che hanno le giuste condizioni geografiche e climatiche per generare un’ampia quantità di energia eolica, il nucleare non sarebbe stato utilizzato fino a quando non fosse stato necessario per superare gli ultimi ostacoli rimanenti della decarbonizzazione.
Tuttavia, in altri paesi con risorse eoliche più povere come ad esempio il Brasile, l’uso strategico dell’energia nucleare potrebbe consentire una transizione più rapida. In conclusione, lo studio ha esaminato il modo più economico per eliminare le emissioni di anidride carbonica.
L’impiego del nucleare rappresenta ad oggi il modo più economico per azzerare le emissioni di carbonio. Se le tecnologie d’accumulo di energia diventassero molto più convenienti, l’eolico e il solare potrebbero diventare il percorso più adatto per produrre energia elettrica a emissioni zero.