La sclerosi multipla è una malattia autoimmune del sistema nervoso centrale e colpisce persone tra i 20 e i 40 anni. Questa patologia non ha cura poiché gli studiosi non conoscono ancora quali possano essere le possibili cause.
Al momento è possibile conviverci attraverso vari trattamenti che allevierebbero la condizione in casi lievi di malattia. In rare contingenze la patologia può risultare molto grave attaccando la vista, il movimento e altre sezioni del corpo fino alla disabilità permanente.
Tuttavia, i tempi sono cambiati e la medicina e la ricerca con essi. A detta di ciò, i ricercatori hanno asserito che esiste un collegamento ben preciso tra la sclerosi multipla e il virus Epstein-Barr, appartenente alla famiglia degli herpesvirus e responsabile della mononucleosi infettiva.
Come hanno fatto gli esperti a fare questa clamorosa scoperta?
Essi hanno eseguito uno studio negli Stati Uniti, osservando campioni di sangue di circa 10 milioni di militari identificando 801 soggetti con sclerosi multipla. Da questi campioni di sangue sono state analizzate eventuali tracce del virus Epstein-Barr.
All’inizio non sono comparsi indizi riguardo anticorpi EBV in una misura iniziale, poi secondariamente gli scienziati hanno notato la presenza di anticorpi Epstein-Barr. Questo conferma l’idea che c’è un collegamento specifico fra il virus e la comparsa dopo della sclerosi multipla.
I risultati dimostrano che un gruppo di 35 soggetti del personale militare sono affette dalla malattia autoimmune di cui, ben 34 sono risultate positive agli anticorpi EBV. Questo rivela che delle 801 persone valutate sono una non ha anticorpi del virus Epstein-Barr.
Ma che cos’è il virus Epstein – Barr?
Questo virus provoca febbre ghiandolare andando ad ingrossare le ghiandole della gola, dunque porta mal di gola. Va rilevato che le persone esaminate prima di contrarre il virus non avevano la sclerosi multipla, ma solo dopo aver preso il virus EBV è emersa la patologia della sclerosi.
Questo indica inevitabilmente la connessione tra il virus e la malattia autoimmune, anche se, i ricercatori non conoscono quale sia il meccanismo alla base di tale collegamento. Non tutti coloro affetti dal virus Epstein-Barr prederà svilupperanno però la sclerosi multipla.
Tuttavia, i nuovi dati affermano che il rischio di sviluppare la SM dopo aver preso l’Epstein-Barr è 32 volte maggiore rispetto a chi non l’ha mai preso. Una volta approfondito questo aspetto, cambierebbero tante cose nella cura e nei trattamenti preventivi della sclerosi multipla.
Il dato probabilistico è molto incisivo poiché, secondo Henri-Jacques Delecluse, importante ricercatore del centro tedesco di ricerca sul cancro, è considerato paragonabile al pericolo del cancro ai polmoni per i fumatori.
Invece secondo Roland Martin, ricercatore di Zurigo, è troppo presto per affermare una tesi così importante, soprattutto perché la sclerosi multipla è una malattia assai complessa e l’EBV può non essere l’unica causa.
Negli anni si è dimostrato che certe caratteristiche genetiche rendono i soggetti maggiormente inclini alla sclerosi multipla. Come capire i principali sintomi da SM? Per ogni evenienza è sempre meglio chiedere al proprio medico curante.
In generale è bene tenere presente i seguenti sintomi: intorpidimento e debolezza degli arti, sensazione di aver preso la corrente muovendo il collo, tremori, mancanza di coordinazione, biascicamento, vertigini, fatica, diplopia, problemi alla vescica, intestino e prestazioni sessuali.