Ormai da due anni stiamo combattendo la lotta contro il Covid-19. Da diverse settimane la variante Omicron, isolata in Sudafrica, è divenuta dominante in buona parte degli stati del resto del mondo. Subito si è levato un grido d’allarme riguardo la sua probabile resistenza ai vaccini.
Si sono scatenati immediatamente grandi timori su quanto possa essere aggressiva e contagiosa questa nuova variante. Fortunatamente si è potuta appurare la minore letalità. La variante è però in grado di bucare i vaccini che dovranno essere necessariamente aggiornati per una protezione più efficace.
I primi studi hanno subito dimostrato come la variante Omicron sia enormemente più contagiosa. Ormai appare sicuro, in base ai dati promettenti finora ottenuti, che i vaccini a nostra disposizione offrono ancora una protezione efficace contro questa variante.
A tal proposito, uno studio condotto e pubblicato in Sudafrica dalla principale compagnia di assicurazioni sanitarie private, la South African Medical Research Council . Ciò che è emerso è come due dosi del vaccino anti-Covid Pfizer-Biontech riescono a garantire una protezione contro la malattia grave da variante Omicron. La protezione si aggira intorno al 70%.
Necessità aggiornamento vaccini
Si tratta, comunque, di un ottimo risultato soprattutto se pensiamo che due dosi di vaccino Pfizer offrivano una protezione pari al 93% contro la malattia grave delle varianti precedenti. Il problema è il forte calo della protezione immunitaria, emersa già dopo i primi 4 mesi dall’inoculazione.
Le principali case farmaceutiche impegnate nella produzione di vaccini anti-Covid, Pfizer-Biontech in testa, sono già al lavoro per sintetizzare una nuova versione specifica di vaccino per la variante Omicron che potrebbe essere disponibile già entro l’inizio della primavera, secondo i primi annunci.
Sicuramente gli studi in tal senso continueranno ad aumentare in modo da capire ogni aspetto di questo nuovo ceppo e offrire soluzioni mediche efficaci e durature, magari anche attraverso lo studio e la produzione di farmaci specifici che possano affiancare i vaccini in questa lotta contro il Covid-19.