Il 6 aprile 2021 deve essere considerata come una data storica perché è stata la Prima Giornata Mondiale dell’Asessualità. Il fatto che sia stata addirittura istituita una ricorrenza specifica che si ripeterà anno dopo anno testimonia l’importanza che questo fenomeno sta assumendo e come questo stia incidendo sempre più all’interno delle nostre società moderne.
La modella e attivista asessuale Yasmin Benoit si è fatta portavoce di tutte le persone che si definiscono per l’appunto ‘asessuate’ durante una conferenza ufficiale che si è tenuta nel Regno Unito in quella data, e a cui hanno partecipato esponenti provenienti dal Belgio, dal Brasile, dal Nepal, dalla Nigeria, dal Pakistan e dal Vietnam. Oggetto della discussione è stato il loro ruolo e quello dello stereotipo che ricoprono all’interno della società e delle rispettive comunità locali.
Quello che è emerso è stata soprattutto l’estrema differenza con cui le varie nazioni hanno accolto le persone che dichiaratamente e apertamente si definiscono asessuali. Alcuni esempi possono permettere di comprendere meglio la situazione attuale. Mentre, infatti, la Nigeria arriva addirittura a criminalizzare questa predisposizione naturale, il Belgio la appoggia e la sostiene.
Ma come può essere definito questo orientamento?
L’asessualità altro non è che la totale mancanza di attrazione sessuale verso un’altra persona dello stesso sesso o di sesso opposto. Ecco perché si parla anche di “orientamento invisibile”.
Ai più, potrebbe sembrare impossibile questa assenza di attrazione ed è anche per questo motivo che molti commettono l’errore di credere di poterla identificare con il celibato o, comunque, con una scelta personale o un vero e proprio sacrificio che viene commesso da una persona, magari perché scottata da esperienze precedenti negative e dolorose.
Non deve neppure essere confusa con l’aromanticismo, cioè l’incapacità di essere romantici e provare il desiderio di esprimere tale romanticismo.
A partire dal concetto di asessualità, si è sviluppato anche quello di demisessualità: si tratta di non provare nessuna attrazione sessuale fino a quando non si crea un rapporto sentimentale con un’altra persona. Solo in quel preciso istante scattano l’impulso e il desiderio.
Da circa dieci anni il numero delle persone che si identifica nella cerchia degli asessuali è aumentato sempre più e anche il loro coraggio è incrementato, tanto che hanno addirittura cominciato a sfilare durante i Gay Pride che vengono organizzati in ogni parte del mondo.
Il motivo è uno solo: riuscire a diffondere le loro idee e il loro essere in qualsiasi punto del globo, anche dove la mentalità è più retrograda e ristretta. Vogliono abbattere ogni pregiudizio e discriminazione e vogliono anche essere un aiuto e un esempio per tutte quelle persone che non hanno ancora trovato il coraggio di esporsi, di raccontare sé stessi e di fare finalmente coming out.
Oggigiorno, infatti sono soprattutto i paesi di lingua inglese quelli in cui l’asessualità viene accettata e riconosciuta ed è proprio per questo motivo che qui operano i gruppi più attivi.