I vaccini mRNA COVID-19 hanno immunizzato miliardi di persone in tutto il mondo, pur essendo una una vera e propria rivoluzione medica essi sono in studio da anni nei laboratori immunologici ma solo con la pandemia COVID-19 tali studi sono stati accelerati.
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Molti sono gli esperti che guardano già aldilà della loro efficacia contro il virus, pensando ai possibili effetti collaterali che potrebbero presentarsi in futuro nei pazienti che hanno ricevuto i vaccini. Oggi conosciamo infatti solo gli effetti collaterali immediati della somministrazione di questi vaccini come dolore localizzato nel punto dell’inoculazione, stanchezza, nausea e malessere generale. Ma ci si interroga anche su quali saranno gli effetti a lungo termine.
Le ricerche condotte sui vaccini Moderna e Pfizer/BioNTech pubblicate in un articolo su JAMA sono incoraggianti. Infatti uno studio condotto su oltre 6 milioni di persone nell’arco di sei settimane dopo la somministrazione dei vaccini testimonia che non ci sono collegamenti tra l’insorgenza di esiti gravi e gli stessi vaccini. Ma è molto importante notare che se si presentano sintomatologie serie esse fanno la loro comparsa nei 21 giorni successivi alla somministrazione del vaccino.
Questo studio è sicuramente molto incoraggiante ma ha anche dei limiti, ovvero il fatto che è stato condotto in tempi troppo limitati dopo l’inoculazione dei vaccini. Per questo motivo per conoscere i veri effetti negativi bisognerà attendere studi che esamineranno lo stato di salute dei pazienti oltre le 6 settimane post-vaccino.