L’emergenza della pandemia COVID-19 rappresenta un dramma mondiale che sta colpendo indistintamente tutte le parti del globo.
Ogni paese si è trovato non solo a dover affrontare quotidianamente nuovi casi e purtroppo anche continui decessi, ma anche a dover lottare contro le numerose varianti del virus che si sviluppano e diffondono con una velocità incredibile.
Fortunatamente la somministrazione del vaccino ha aiutato a ridurre il numero dei contagi. Ma per cercare di aumentare il numero delle vaccinazioni, i governi di alcuni Stati hanno deciso di utilizzare degli incentivi monetari, con risultati ottimi.
Le analisi condotte hanno dimostrato che l’incentivo economico, anche moderato, fa aumentare il range di percentuale di vaccinazioni, a differenza invece di tutti quegli incentivi motivazionali basati unicamente su propagande, che sortiscono effetti decisamente più modesti. Lo scopo di molti paesi è portare la percentuale di cittadini vaccinati oltre il 70% ed applicare una politica di prevenzione che porti ad alzare il più possibile il numero di cittadini immunizzati, riducendo così l’emergenza sanitaria. La decisione politica di incentivare attraverso piccole somme di denaro quella parte della popolazione restia al vaccino sembra davvero funzionare.
La proposta in realtà è molto controversa: non tutti i governi infatti sono convinti che possa aiutare a modificare il comportamento di chi è estremamente contro la campagna vaccinale oppure di chi è poco sensibile alla componente di gratificazione economica. Inoltre sono in molti a ritenere che un incentivo di così alta portata possa essere un segnale di pericolosità del vaccino e che quindi si debba essere pagati per esporsi al pericolo.
Dal punto di vista psicologico le conseguenze possono essere davvero pericolose, perché potrebbe aumentare il senso di paura.
Attualmente alcuni paesi stanno attuando questa soluzione, come il Canada ed alcuni stati degli USA, mentre altri stanno valutando questa alternativa, non convinti del reale effetto di una tale procedura.
Tuttavia i test ed i controlli effettuati sembrano dare ragione a questa tipologia di incentivo e la risposta della popolazione, in termini di percentuale, è decisamente positiva e rassicurante.