Una gruppo di genitori in California ha intentato una causa contro la Dow Chemicals e la società affiliata Corteva. Il motivo sono i danni neurologici provocati ai loro bambini, come effetto dell’uso del pesticida chlorpyrifos.
La sostanza viene utilizzata per proteggere le colture e centinaia sono gli aerei che lo spruzzano per debellare i parassiti. Tuttavia, molti studi dimostrano la connessione tre il pesticida chlorpyrifos e i danni neurologici nei bambini e addirittura negli embrioni.
L’uso di questa sostanza è stato bandito per l’uso domestico ma continua ad essere usata nel settore agricolo. Di conseguenza, tutti i bambini che abitano nelle vicinanze di terreni agricoli rischiano danni neurologici a causa di questo pesticida.
Il problema della contaminazione
I genitori, che hanno avviato il processo, affermano che i loro figli rischiano o hanno subito danni molto gravi a livello neurologico. La Dow Chemical e la Corteva hanno deciso di interrompere la produzione di chlorpyrifos a causa di un enorme calo delle vendite.
Entrambe le società affermano però che il prodotto è sicuro. La causa dei genitori potrebbe essere supportata da una decisione che l’Agenzia per la protezione dell’ambiente sta vagliando, ovvero quella di vietare il chlorpyrifos. Purtroppo l’amministrazione Trump ha interrotto il processo.
I danni che rischiano i bambini
Molti studi confermano i danni di molti pesticidi alla salute dei bambini. L’alta tossicità di queste sostanze mette a rischio il loro sviluppo e la loro salute, in particolare i danni celebrali possono colpire già in fase pre-natale.
I bambini sono particolarmente vulnerabili all’uso delle sostanze chimiche perché si stima che nei primi 12 anni di vita il loro tasso di respirazione risulta essere il doppio di un adulto: questo vuol dire che inalano il doppio dei pesticidi.
Inoltre, nei bambini il fegato ed i reni hanno una capacità inferiore di espellere le sostanze chimiche. In tal modo le tossine vengono trattenute più a lungo generando danni gravi. La tutela dei bambini diventa quindi urgente, sulla base dei risultati avuti dagli studi.