Il terremoto più lungo della storia
Un gruppo di scienziati della Nanyang Tecnological University di Singapore ha scoperto che durante il XIX secolo un terremoto durò 32 anni e fu, probabilmente, l’evento che scatenò il terremoto di Sumatra del 1862. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.
Essendo una scoperta sorprendente i ricercatori hanno deciso di studiare questo fenomeno per cercare di risalire alle cause che determinarono questo avvenimento e scoprire i rimedi da attuare in caso di calamità naturali tendenzialmente catastrofiche.
Cos’è un terremoto al rallentatore?
Un terremoto al rallentatore è un terremoto che basa la sua attività su movimenti di scivolamento lento, dove le placche tettoniche della crosta terrestre scivolano una contro l’altra in maniera costante e senza creare tremori intensi, tanto che possono essere difficili da percepire.
Una delle tante ipotesi prese in considerazioni ha svelato che il livello del mare potrebbe aver avuto un ruolo centrale nello scatenare questo evento, in quanto i coralli dell’isola di Simeulue hanno riportato moltissimi cambiamenti con il passare del tempo, così come il terreno adiacente, che ha dimostrato caratteristiche completamente diverse dal passato. Comparando i diversi dati rinvenuti sul territorio si è potuto dimostrare che gran parte della zona colpita dal terremoto stava affondando lentamente.
Gli scienziati hanno dichiarato che un processo graduale innesca meno stress rispetto ad un terremoto tradizionale, ma ciò ha avuto delle ripercussioni sul territorio circostante, dove si è concretizzato un evento molto più forte qualche anno dopo.
Il terremoto di Sumatra, infatti, ha raggiunto una potenza di 8,5 magnitudo sulla scala Richter e ha causato anche uno tsunami di dimensioni spropositate, con un numero molto alto di vittime.
I dati raccolti contribuiranno a far conoscere meglio questo fenomeno e a far sì che ogni situazione possa essere gestita nella maniera migliore, scongiurando così la possibilità di danni devastanti.
Questi studi, resi possibili anche grazie all’aiuto di computer innovativi, possono contribuire a far capire come prevedere e controllare eventi come gli tsunami e, grazie ad essi, recentemente si è scoperto che un terremoto al rallentatore potrebbe essere in corso sull’isola di Enganno, in Indonesia.