Il GNSS è il sistema globale di navigazione satellitare che potrebbe essere usato anche per monitorare terremoti e tsunami. Tale sistema, attraverso una procedura messa a punto da un gruppo di ricercatori, può rivelarsi di fondamentale importanza per il monitoraggio di cataclismi, come terremoti o maremoti. Il sistema ha la capacità di individuare gli spostamenti e la velocità delle onde sismiche piccole, fino a decine di nanometri al secondo. Il team di ricerca ha messo in evidenza che il GNSS potrebbe essere un valido alleato per valutare precocemente l’eventuale insorgenza di un disastro naturale. Infatti, il sistema di monitoraggio GNSS identifica gli spostamenti prima che il terremoto si verifichi.
L’attività del sistema spaziale GNSS avviene tramite satelliti orbitanti attorno alla Terra, che inviano dei segnali a dei ricevitori posti sulla superficie terrestre, determinandone le precise coordinate geografiche. Gli eventi sismici provocano delle deformazioni alla crosta terrestre situata sotto i ricevitori, quindi la posizione dei ricevitori muta. Questo segnale, dunque, può essere un campanello di allarme di un disastro naturale.
I sistemi tradizionali, invece, hanno delle tempistiche differenti, in quanto i dati sulle onde sismiche, per raggiungere stazioni lontane possono metterci decine di minuti. Questo sistema globale è il primo del suo genere. Recepisce i dati presi da qualsiasi ricevitore collegato a Internet e li ritrasmette nel giro di un secondo, quindi si tratta di una mole impressionante di dati trasmessi in tempi brevi.
La diffusione di ricevitori GNSS consente di creare una rete di monitoraggio a basso costo, e se consideriamo l’utilizzo in tal senso dello smartphone, possiamo trovarci di fronte a un mezzo più veloce ed economico rispetto ai sistemi tradizionali. In questo modo il monitoraggio di terremoti e tsunami potrebbe essere ottimizzato.
Il sistema GNSS è il primo di questo genere quindi rappresenta un’innovazione, esso acquisisce i dati di qualsiasi ricevitore collegato a Internet con una velocità incredibile, di circa mezzo secondo. Questo è il tempo che in media ci mettono i dati per essere inviati dal ricevitore alla Central Washington University, sede del progetto e centro di elaborazione.
Monitorare terremoti e tsunami è fondamentale in termini di sicurezza. Il progetto è quindi importante per un controllo costante, il quale può rilevare piccoli movimenti della crosta terrestre prima che il terremoto si verifichi.
Timothy Melbourne, membro del team di ricerca e geofisico della Central Washington University, auspica che i Paesi ad alto rischio sismico partecipino a tale progetto. Questo consentirebbe una mitigazione del pericolo. Il geofisico racconta che questo sistema spaziale, in grado di monitorare terremoti e tsunami, integra il monitoraggio sismico tradizionale e quando la stazione lo permette, rivela oltre al momento sismico, la distribuzione dello slittamento della faglia.