La vita su Marte è possibile?
I più recenti studi in scientifici hanno dimostrato che l’attività vulcanica sul pianeta rosso si è protratta fino a circa 50.000 anni fa, ragione che fa ritenere Marte un pianeta adatto alla vita.
La rivista Icarus ha evidenziato che l’attività dei vulcani presenti sulla superficie del pianeta ha raggiunto il suo culmine più di 3 miliardi di anni fa e, secondo il parere degli scienziati, potrebbe riprendere da un momento all’altro.
Per monitorare questi sviluppi sono stati inviati diversi satelliti intorno all’orbita di Marte il cui compito è quello di trasmettere in tempo reale le diverse immagini che potrebbero testimoniare tale attività, soprattutto nella regione dell’Elysium Planitia.
I ricercatori hanno evidenziato che in questa regione marziana si trova un deposito vulcanico le cui dimensioni si aggirano intorno ai 12km, e che è, probabilmente, la più recente testimonianza di questa attività. Questa sedimentazione così recente è la prova indiscussa della possibilità di nuove eruzioni vulcaniche su Marte.
Queste affermazioni sono state fatte da David Horvath, che ha inoltre ammesso che questa attività potrebbe indicare la possibilità di vita sul Pianeta Rosso. Horvath ha spiegato come la relazione tra il magma ascendente e lo stato ghiacciato del deposito avrebbero potuto creare di recente in questa regione le condizioni ideali allo sviluppo della vita.
Il più grande vulcano del sistema solare si trova su Marte ed è noto con il nome di Olympus Mons; è inattivo da tantissimo tempo, mentre altre zone non distanti da esso non sono del tutto spente, ma potrebbero riattivarsi da un momento all’altro.
Altrettanto prezioso si è rivelato il parere di un altro professore molto stimato nel settore, Jeffe Andrews-Hanna, che non ha fatto che rafforzare la tesi scientifica secondo la quale Marte non sarebbe affatto un pianeta morto.
Marte e le nuove tesi in campo scientifico
Le ultime scoperte scientifiche rinvenute dalla Nasa, che per ottenere dei risultati precisi e dettagliati si sono avvalse di strumenti molto potenti come, ad esempio, le letture sismiche della missione Insight, hanno evidenziato dati molto interessanti sul destino e le proprietà del pianeta rosso.
Tutti i pareri finora raccolti, infatti, testimoniano la presenza di materia organica su Marte, eliminando tutte le convinzioni che considerano questo pianeta come luogo “morto” da diverso tempo.
Forse con il tempo molti segreti verranno rilevati e si scoprirà che Marte è molto più simile alla Terra di quanto ci si aspetti.