La ISS (International Space Station) orbita intorno alla Terra da molti anni, accogliendo astronauti provenienti da ogni parte del mondo. Tantissime nazioni hanno preso parte a questo progetto, contribuendo a mantenerla operativa e perfettamente funzionante. La ISS è, senza dubbio, uno dei più riuscititi esempi di collaborazione internazionale. Presto però qualcosa potrebbe cambiare.
Come riporta il Moscow Times, durante le celebrazioni per il sessantesimo anniversario del primo uomo nello spazio, il russo Yuri Gagarin, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto che una nuova strategia di sviluppo spaziale venga seguita nel prossimo decennio.
Infatti, sembra che Mosca stia pianificando di ritirarsi dal programma della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), per concentrarsi esclusivamente sul progetto di una stazione spaziale nazionale che spera di lanciare nel 2025, secondo quanto annunciato dall’agenzia spaziale russa (Roscosmos). I tempi fissati per la realizzazione di questo progetto sono nell’ordine di una decina di anni, e la Russia conta di tornare ad essere uno dei Paesi all’avanguardia per quanto riguarda l’esplorazione e la ricerca spaziale. Anche il capo della Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha dichiarato che sono iniziati i lavori sul primo modulo di una nuova stazione e che sarà pronto per il lancio nel 2025.
Lanciata nel 1998 dalle agenzie spaziali statunitensi e russe, la ISS è stata una pietra miliare del progresso scientifico globale, e ha costituito un’area di cooperazione tra Mosca e Washington molto stabile e duratura.
Va però considerato che la decisione di Mosca non arriva in un momento casuale. Gli accordi internazionali sul funzionamento della ISS scadono nel 2024 a causa dell’età della stazione, ed è previsto che quest’ultima ricada sulla Terra tra il 2030 e il 2050, disintegrandosi definitivamente e cessando del tutto il suo funzionamento.
Questa decisione da parte di Mosca potrebbe avere pesanti ripercussioni a livello diplomatico tra Stati uniti d’America e Russia. Infatti, sebbene il programma ISS sia destinato a concludersi a breve, i resoconti dei media globali fanno emergere le crescenti tensioni e gli attriti tra le due superpotenze.
La Russia ha, infatti, recentemente rispedito al mittente un invito a partecipare alla stazione lunare Gateway progettata dagli Stati Uniti, decidendo invece di progettarne una in collaborazione con la Cina, lanciando quindi a tutti gli affetti una sfida agli USA. Un altro avvenimento importante che ha contribuito ad incrinare i rapporti fra i due Stati, riguarda il monopolio dei voli per portare gli equipaggi ISS. Lo scorso anno, infatti, vi è stata la prima missione dell’impresa spaziale privata statunitense SpaceX, di Elon Musk, che ha portato degli astronauti sulla ISS con successo.
Nel 2024, pertanto, ci sarà la fine di un’era di cooperazione scientifica internazionale senza precedenti, che potrebbe anche avere ripercussioni tra i rapporti diplomatici tra gli stati.
Dal lancio nel 1998, l’ISS ha visto la collaborazione di scienziati e astronauti provenienti da ogni parte del mondo, tra cui Russia, Stati Uniti, Canada, Giappone ed Europa, rendendola una delle collaborazioni scientifiche più ambiziose e riuscite della storia dell’umanità.