Poter disporre di una tecnologia come la fusione nucleare rivoluzionerebbe l’intero settore energetica, consentendo di avere energia quasi illimitata a costi molto contenuti. Ma siamo davvero in procinto di questa svolta epocale?
Da quando fu scoperta l’energia nucleare circa 70 anni fa, il concetto di fusione nucleare è rimasto solo una lontana e utopistica ipotesi, almeno fino ad oggi.
La TAE Technologies, una società privata californiana fondata nel 1998, afferma, infatti, che entro i prossimi 10 anni sarà in grado di realizzare la prima centrale a fusione nucleare. Verrà utilizzata una nuova e rivoluzionaria tecnologia per produrre plasma stabile ad una temperatura di 50 milioni di gradi (cioè circa il doppio della temperatura del nucleo del sole).
Il CEO della TAE, Michl Binderbauer, è convinto delle possibilità della sua azienda. La riuscita o meno di questa tecnologia, afferma, dipende dal saper controllare il comportamento del plasma e saperlo mantenere stabile a temperature elevatissime. Sostiene, inoltre, di avere le conoscenze scientifiche per poterlo fare, dopo oltre 30 anni di ricerca e di sviluppo. Il reattore progettato sarebbe, infatti, in grado di sostenere il plasma in ogni condizione e per un tempo indefinito, che significa, almeno in teoria, possibilità di produrre energia all’infinito e a basso costo.
I costi per finanziare un progetto del genere sono particolarmente elevati, ma la TAE Technologies ha già goduto di finanziamenti per circa 880 milioni di dollari e tra gli investitore sarebbe presente anche Google.
Esistono altri progetti in tutto il mondo che puntano a raggiungere la fusione nucleare. Uno dei più famosi si chiama ITER, si trova in Francia ed è frutto di una collaborazione internazionale. Si tratta di un progetto sperimentale teso a dimostrare di poter costruire un reattore con bilancio energetico positivo, ovverosia che generi più energia di quanta ne consumi per il suo funzionamento. A fini pratici, lo stesso consorzio internazionale, sta invece sviluppando DEMO, un progetto con l’obiettivo di costruire una centrale a fusione nucleare entro il 2050.
Nonostante la fusione nucleare non sia mai stata così vicina alla sua realizzazione, comporta ovviamente alcune sfide da risolvere. La prima difficoltà sarebbe quella di convincere l’opinione pubblica della sua validità e affidabilità. La maggior parte delle persone vede ancora nell’energia nucleare più aspetti negativi che positivi, e sicuramente accetterebbe difficilmente una transizione troppo netta verso una tecnologia così innovativa.
Le altre sfide da affrontare riguardano aspetti come costi e difficoltà tecniche nella realizzazione di una tecnologia così elaborata. Nonostante questo, molti scienziati ritengono che questa volta sia diverso, e che il progresso tecnologico sia arrivato ad un punto tale da poter arrivare a disporre di un reattore a fusione nucleare nei prossimi decenni.