Il veicolo spaziale della NASA, che prende il nome di Osiris-Rex, ha iniziato il suo viaggio di ritorno verso la Terra, dopo aver visitato l’asteroide Bennu, e averne prelevato campioni di rocce.
Bennu ha un diametro di 525 metri e compie un’orbita attorno al sole ogni 436 giorni. Addirittura, è stato stimato che vi è una possibilità su 2700 che tra l’anno 2175 e il 2199 possa colpire la Terra. Questo fa capire quanto sia vicino a noi quanto sia tra i pericolosi per la Terra, ma abbiamo 150 anni avanti a noi per progettare un’eventuale tecnica per deviare la sua rotta nell’ipotesi malaugurante che si diriga verso la Terra. Per ora, però, la missione ha solo uno scopo finalizzato all’analisi dei materiali dell’asteroide.
La sonda spaziale è stata ideata e progettata proprio per atterrare sull’asteroide Bennu e prelevarne un campione da esaminare. Ma perché scegliere Bennu tra e non altri asteroidi? Distanza dalla Terra e dimensioni sono le due caratteristiche che hanno spinto gli scienziati a concentrarsi su Bennu.
Un asteroide con diametro maggiore a 200 metri è più propenso a rilasciare materiale rispetto a quelli di dimensioni più costenute, in quanto la sua velocità di rotazione è maggiore. Un altro fattore che ha inciso significativamente nella scelta dell’asteroide riguarda la sua chimica. Infatti, gli asteroidi più antichi sono ricchi di carbonio e ciò significa che non hanno subito grossi mutamenti in ben quattro miliardi di anni. Questo si può tradurre nella possibilità di trovare la molecola da cui si è creato l’intero sistema planetario. Dunque, asteroidi con un diametro maggiore ai 200 metri, non distanti dalla Terra e antichi ve ne sono soltanto cinque e, tra questi, vi è proprio Bennu.
Il 20 Ottobre scorso, Osiris-Rex ha raggiunto Bennu appoggiandosi sulla sua superficie per 16 secondi. Un tempo, si può dire, record. Sono bastati per prelevare in maniera un campione di asteroide di due etti da riportare sulla Terra.
Parte del campione estratto da Osiris-Rex sarà distribuito a centri di ricerca, mente un’altra parte sarà custodito presso il Johnson Space Center.
La sonda spaziale firmata NASA attraverserà l’atmosfera il 24 Settembre dell’anno 2023 e, tramite un paracadute apposito, atterrerà sul deserto dello Utah.
Lo studio accurato dei campioni dell’asteroide Bennu potrebbe portare novità importanti nell’ambito scientifico. Infatti, sarà possibile dare nuove risposte inerenti alla composizione dell’Universo ma anche della Terra. Un progetto assolutamente rivoluzionario che si spera possa completarsi senza problemi. Non rimane che attendere quel fatidico 24 settembre del 2023 e scoprire cosa Osiris-Rex ci porterà.