Il Giappone ha recentemente raggiunto un traguardo storico nello spazio, diventando la quinta nazione al mondo a realizzare un atterraggio morbido sulla superficie lunare. Questo successo è stato ottenuto grazie al lander Slim, che ha toccato il suolo lunare alle 16:20 ora italiana di venerdì scorso, segnando un momento significativo per l’esplorazione spaziale giapponese.
Un atterraggio di precisione
Il lander Slim non solo è riuscito ad atterrare senza incidenti, ma ha anche dimostrato una precisione notevole, con l’obiettivo di raggiungere un punto specifico entro un raggio di 100 metri. Sebbene ci vorrà circa un mese per confermare il successo totale di questa manovra, i dati preliminari suggeriscono che il lander sia atterrato esattamente dove era previsto.
I rover ausiliari
In aggiunta al lander principale, Slim ha dispiegato due piccoli rover ausiliari, Lev1 e Lev2, che hanno contribuito alla missione inviando dati e immagini alla Terra. Lev1 ha comunicato direttamente con il nostro pianeta, mentre Lev2 ha utilizzato Lev1 come ponte radio per trasmettere le informazioni.
La conferenza stampa della Jaxa
Nonostante il successo dell’impresa, la conferenza stampa tenuta dalla Jaxa, l’agenzia spaziale giapponese, è stata sorprendentemente sobria. I responsabili hanno espresso preoccupazione per i pannelli solari del lander, che non sembravano funzionare correttamente. Questo problema ha portato allo spegnimento di Slim poco dopo l’atterraggio, ma c’è ancora speranza che i pannelli possano ricaricarsi e permettere la ripresa delle attività.
I pannelli solari
Il malfunzionamento dei pannelli solari ha rappresentato un ostacolo significativo per la missione. Dopo l’atterraggio, la batteria del lander è scesa al 12% di carica e, per evitare una scarica completa, è stata scollegata. Tuttavia, i dati di telemetria indicano che i pannelli sono rivolti verso ovest, il che lascia sperare che possano ricaricarsi con la luce solare e consentire la prosecuzione delle operazioni.
Il successo sospeso
La Jaxa ha definito tre livelli di successo per la missione: il “minimum success” con l’atterraggio morbido, il “full success” con l’atterraggio preciso e l’”extra success” con la prosecuzione delle attività post-atterraggio. Al momento, il giudizio è sospeso in attesa che il Sole si trovi a ovest e possa ricaricare i pannelli solari, permettendo così di valutare se la missione ha raggiunto l’extra success.
Le temperature lunari
Un altro fattore critico per la missione è la resistenza dell’elettronica di Slim alle **temperature lunari** estremamente rigide. Solo il tempo dirà se il lander sarà in grado di sopravvivere a queste condizioni e riprendere le sue attività.
In conclusione, il Giappone ha compiuto un passo importante nell’esplorazione spaziale con l’atterraggio di Slim sulla Luna. Nonostante le difficoltà incontrate, l’agenzia spaziale giapponese rimane ottimista e attende con ansia ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. Con questo successo, il Giappone si è guadagnato un posto di rilievo nella storia dell’esplorazione lunare e ha dimostrato le sue capacità tecnologiche avanzate.