Negli ultimi anni, le carceri del Kentucky hanno iniziato ad adottare una nuova tecnologia senza contatto che permette di monitorare i segni vitali dei detenuti in modo non invasivo. Questo sistema, basato sulla tecnologia radar, è in grado di rilevare le minime vibrazioni prodotte dal movimento del cuore e dei polmoni dei pazienti, fornendo così dati preziosi sul loro stato di salute.
Il funzionamento del sistema
Il sistema utilizza un sensore ultra-wideband montato sul muro o sul soffitto di ogni cella, che invia i dati raccolti a un monitor o schermo in una sala di controllo, dove il personale carcerario può tenerli sotto osservazione. Quando i segni vitali del detenuto rientrano in un intervallo normale, i dati sullo schermo sono evidenziati in verde. Se invece il battito cardiaco a riposo o la frequenza respiratoria escono da un intervallo prestabilito, lo schermo cambia colore in giallo o rosso, segnalando al personale di effettuare un controllo.
Un aiuto per la sicurezza dei detenuti
Questa tecnologia rappresenta un ulteriore strumento per garantire la sicurezza dei detenuti, soprattutto in situazioni di emergenza medica come overdose o tentativi di suicidio. Spesso, infatti, le persone che vengono arrestate arrivano in carcere in stato di intossicazione o in fase di disintossicazione, correndo il rischio di gravi complicazioni sanitarie. Il sistema permette di rilevare tempestivamente eventuali problemi, consentendo un intervento rapido e salvando vite umane.
Un investimento per la salute
Nonostante il costo non trascurabile dei sensori, che si aggira tra i 4.000 e i 5.000 euro ciascuno, più le spese di installazione, monitoraggio e manutenzione annuale, molti responsabili delle carceri ritengono che l’investimento sia giustificato dalla possibilità di salvare vite umane. Alcuni istituti hanno utilizzato i fondi della commissione carceraria per l’acquisto dei sensori, mentre altri potrebbero cercare finanziamenti pubblici o sovvenzioni.
Le potenzialità e i limiti della nuova tecnologia
Applicazioni in diversi contesti sanitari
Oltre all’utilizzo nelle carceri, la tecnologia radar ha potenzialità di impiego anche in altri contesti sanitari, come ospedali e case di cura. In questi ambienti, il monitoraggio continuo dei segni vitali può aiutare a rilevare precocemente l’insorgere di malattie come il COVID-19, la polmonite o le infezioni del tratto urinario.
Prospettive future
L’azienda che ha sviluppato il sistema, Xandar Kardian, prevede di estendere l’uso della tecnologia anche alle abitazioni private, in particolare per le persone affette da condizioni croniche che potrebbero beneficiare di un monitoraggio costante. Il prossimo anno, l’azienda ha in programma di espandere la commercializzazione del prodotto, con l’obiettivo di raggiungere un mercato più ampio.
I limiti attuali
Nonostante le numerose potenzialità, il sistema presenta ancora alcuni limiti. Ad esempio, può essere utilizzato solo in celle con un singolo detenuto, non essendo ancora in grado di monitorare più persone contemporaneamente. Tuttavia, si guarda con ottimismo alle future generazioni del prodotto, che potrebbero superare questo ostacolo.
In conclusione, la nuova tecnologia radar rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo della sicurezza e del monitoraggio sanitario nelle carceri del Kentucky. Con il suo aiuto, il personale carcerario ha a disposizione uno strumento in più per garantire il benessere dei detenuti e intervenire tempestivamente in caso di emergenze mediche. Nonostante i costi e i limiti attuali, le prospettive future sono promettenti e potrebbero portare a un’ulteriore diffusione di questa tecnologia salvavita.