La scoperta di Lst-1: un nuovo quasar rivelato
Il telescopio Lst-1, situato presso l’Osservatorio Roque de los Muchachos dell’Instituto de Astrofísica de Canarias (Iac) sull’isola di La Palma, nelle Canarie (Spagna), ha recentemente fatto parlare di sé per una scoperta di rilievo nel campo dell’astronomia. Con il suo imponente specchio primario composito, che vanta un’area di raccolta di 400 metri quadrati, Lst-1 ha rivelato l’emissione ad altissime energie del quasar OP 313, un nucleo galattico attivo (Agn) già noto, ma mai osservato al di sopra dei 100 GeV. Questa scoperta, pubblicata il 15 dicembre, segna un traguardo importante: OP 313 diventa l’Agn più distante mai rilevato da un telescopio Cherenkov.
Il primo passo verso nuove scoperte
Angelo Antonelli, direttore dell’Osservatorio astronomico Inaf di Roma e membro della collaborazione Cta, ha espresso grande soddisfazione per questo primo successo scientifico ottenuto con un solo telescopio Lst, ancora in fase di verifica. Questo risultato è solo l’inizio delle potenziali scoperte che il futuro osservatorio Cta realizzerà osservando l’universo alle altissime energie. Entro il 2027, i quattro telescopi Lst in costruzione alle Canarie osserveranno il cielo dell’emisfero nord con una sensibilità senza precedenti, mentre altri due telescopi saranno operativi al sito sud del Ctao.
Il futuro osservatorio per raggi gamma da terra
Il Ctao, destinato a diventare il primo osservatorio per raggi gamma da terra e lo strumento più grande e sensibile al mondo per l’esplorazione dell’universo ad alta energia, utilizzerà una sessantina di telescopi di tre classi: large, medium e small. Questi telescopi, con diametri rispettivamente di 23, 11.5 e 4.3 metri, saranno distribuiti in due siti: uno nell’emisfero settentrionale, a La Palma, dove si trova Lst-1, e l’altro nell’emisfero australe, in Cile, nel deserto di Atacama.
Il quasar OP 313: un Agn luminoso e distante
OP 313 è un flat spectrum radio quasar (Fsrq), un tipo di Agn particolarmente luminoso. Si tratta del nucleo di una galassia che ospita un buco nero supermassiccio, il quale divora materiale dall’ambiente circostante, generando potenti dischi di accrescimento e getti di luce e particelle relativistiche. Prima di questa osservazione, solo nove quasar erano noti a energie molto elevate; OP 313 è ora il decimo. I quasar sono più difficili da rilevare a energie molto elevate rispetto ad altri tipi di Agn, sia per la luminosità del loro disco di accrescimento che per la loro maggiore distanza.
La sfida dell’osservazione a distanze cosmiche
OP 313 si trova a un redshift di 0,997, ovvero a circa 8 miliardi di anni luce da noi, rendendolo l’Agn più distante e la seconda sorgente più distante mai rilevata ad altissime energie. L’osservazione di sorgenti così lontane è resa difficile dall’extragalactic background light (Ebl), la luce emessa complessivamente da tutti gli oggetti al di fuori della Via Lattea. L’Ebl interagisce con i raggi gamma ad altissima energia, attenuando il loro flusso e rendendone difficile l’osservazione.
La rivelazione di Lst-1 e le prospettive future
Lst-1 ha osservato OP 313 tra il 10 e il 14 dicembre, dopo aver ricevuto un’allerta dallo strumento Lat del satellite Fermi della Nasa. Le caratteristiche uniche di Lst-1 hanno permesso di estendere per la prima volta lo studio di questa sorgente a decine di GeV. La collaborazione Lst continuerà a osservare questa fonte con Lst-1 per aumentare la quantità di dati raccolti e ottenere un’analisi più precisa, che consenta di migliorare la comprensione dell’Ebl, studiare i campi magnetici all’interno di questo tipo di sorgente e approfondire la fisica intergalattica fondamentale.
In conclusione, la scoperta di OP 313 da parte di Lst-1 rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca astronomica e apre la strada a nuove e entusiasmanti scoperte nell’universo ad altissime energie.