Il saluto al pontefice Francesco ha segnato un evento globale senza precedenti, non tanto per le 250.000 persone presenti in piazza San Pietro, ma per l’infinita platea virtuale che ha seguito le esequie attraverso televisioni, smartphone, tablet, PC e laptop. Il flusso mediatico, che ha toccato quasi 7 milioni di interazioni nei dodici ore successive alla cerimonia, ha reso omaggio al pontefice con una partecipazione planetaria.
Le principali reti internazionali, in particolare quelle americane ma anche emittenti come BBC, Sky e Al Jazeera, hanno diffuso la diretta sui propri portali digitali, mentre i quotidiani di tutto il mondo, le radio e numerosi canali YouTube – incluso quello ufficiale della Santa Sede – hanno assicurato la copertura integrale della funzione.
La rivoluzione tecnologica, che ha profondamente trasformato il mondo dell’informazione negli ultimi vent’anni – dal funerale di Giovanni Paolo II a oggi – ha permesso una partecipazione globale che ha abbracciato ogni continente: dalle Filippine, il più popoloso Paese cattolico, fino all’Africa, passando per Asia, Stati Uniti e America Latina, patria di papa Francesco.
La capillarità dell’attesa è stata tale che, già nei giorni precedenti, molte testate offrivano guide dettagliate su come seguire la cerimonia: link diretti, orari e canali social dedicati. Rispetto al 2005, l’avvento dei social network ha trasformato radicalmente la comunicazione, dando risalto immediato a immagini divenute iconiche, come l’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky nelle navate della Basilica, immagine che ha generato quasi 3 milioni di interazioni già entro le ore 15 italiane.
Secondo l’analisi della società Arcadia, le interazioni si sono distribuite su diverse piattaforme: 547.789 su X, 1.689.547 su Instagram e 678.145 su Facebook. Le emoji più usate nei commenti online sono risultate le mani giunte in preghiera e le bandiere dello Stato Pontificio, dell’Argentina e degli Stati Uniti.
La fascia d’età più coinvolta è stata quella tra i 25 e i 34 anni, che ha rappresentato quasi la metà delle interazioni, dimostrando come il linguaggio digitale sia oggi la via principale per vivere e condividere anche i momenti di raccoglimento più solenni.