Il deserto di Atacama accoglie il telescopio ELT nel suo traguardo più alto
Cerro Armazones, nel cuore del deserto di Atacama in Cile, è stato il teatro di una scena mozzafiato all’alba del 12 aprile 2025, quando il Sole è sorto alle spalle del Telescopio Estremamente Grande (ELT) dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO). L’immagine catturata da Eduardo Garcés dalla cima del vicino Cerro Paranal – sede del Very Large Telescope – ha immortalato una silhouette epica della cupola del telescopio in costruzione, incorniciata dalla luce arancione dell’alba e circondata da impalcature e gru.
Traguardi ingegneristici: la cupola del telescopio prende forma
L’ELT ha da poco raggiunto un punto cruciale nella sua costruzione con il completamento della prima porta scorrevole del tetto della cupola e l’avvio del montaggio della seconda. Questo passaggio rappresenta il culmine strutturale della cupola, che ha raggiunto la sua massima altezza. In occasione di questo traguardo, il 16 aprile, si è tenuta una cerimonia tradizionale cilena nota come Tijerales, durante la quale sono state issate le bandiere dell’ESO e del Cile sulla sommità della cupola, seguite da una grigliata celebrativa per i lavoratori. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming per i partner europei da Garching, in Germania.
Una struttura colossale sotto il cielo stellato
Le dimensioni imponenti dell’ELT sono paragonabili a quelle di un campo da calcio, con una cupola di 93 metri di diametro e 80 metri di altezza. Il telescopio è progettato per ospitare un specchio primario di 39,3 metri, il più grande mai realizzato per l’astronomia ottica. Durante la notte del 14 aprile, una webcam ha immortalato la Via Lattea che splendeva sopra la cupola, mentre lo scheletro bianco del telescopio emergeva attraverso il tetto aperto, proiettando la sua forma nel buio stellato.
Verso la prima luce prevista per il 2028
La costruzione dell’ELT, che è iniziata da una struttura metallica grezza come testimoniato da una foto di Garcés del 2023, è oggi a uno stadio avanzato. Quando sarà completato, l’ELT sarà lo strumento più potente al mondo per l’osservazione nell’infrarosso e nella luce visibile, e consentirà agli scienziati di esplorare esopianeti potenzialmente abitabili, galassie primordiali, buchi neri supermassicci e la natura dell’energia e materia oscura.
Un osservatorio per il futuro dell’astrofisica
Situato in una delle zone più secche e limpide del pianeta, l’ELT rappresenta una svolta tecnologica e scientifica nel campo dell’osservazione astronomica. Le porte scorrevoli della cupola, progettate per proteggere l’interno dal vento, dalla polvere e dalla luce del giorno, si apriranno solo di notte, rendendo il telescopio una vera finestra sull’universo profondo.
Fonti come ESO, NASA, e Nature Astronomy hanno ampiamente documentato l’evoluzione dell’ELT e il suo impatto previsto sulle scoperte scientifiche future.