Il potenziale del legno naturale per la depurazione idrica
Fette di legno non trattato, come quelle di abete Douglas, possono essere impiegate come filtri per depurare l’acqua, eliminando microplastiche e batteri pericolosi con un’efficienza superiore al 99%. Questa scoperta rappresenta un’innovazione straordinaria per la purificazione a basso costo dell’acqua potabile, specialmente nelle aree del mondo dove l’accesso a tecnologie avanzate è limitato.
Secondo Antoni Sánchez-Ferrer e Jenifer Guerrero Parra del Politecnico di Monaco di Baviera, l’uso di legno grezzo, privo di trattamenti chimici, potrebbe rivoluzionare la lotta contro le malattie trasmesse dall’acqua, che causano ogni anno centinaia di migliaia di vittime, soprattutto nei paesi a basso reddito.
Un approccio semplice e sostenibile
A differenza di altri studi precedenti che si sono concentrati su filtri in legno trattati chimicamente, spesso troppo complessi e costosi per un’applicazione diffusa, questa tecnologia sfrutta la struttura naturale del legno. I vasi capillari e la lignina, già presenti nel materiale, offrono un’efficace barriera fisica contro agenti contaminanti come batteri e microplastiche.
La ricerca ha dimostrato che il filtro in legno funziona senza bisogno di elettricità o pressurizzazione, rendendolo ideale per l’uso in ambienti rurali o in emergenze umanitarie, dove le infrastrutture sono carenti o inesistenti.
Implicazioni globali per la salute pubblica
Le malattie provocate da acqua contaminata rappresentano una delle principali cause di mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo. Tecnologie semplici, accessibili e sostenibili come quella dei filtri in legno naturale potrebbero offrire una soluzione concreta, facilmente riproducibile in loco e a basso impatto ambientale.
Organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e UNICEF hanno più volte sottolineato l’urgenza di sviluppare sistemi di filtraggio idrico semplici, efficaci ed economici, capaci di fornire acqua potabile sicura a milioni di persone in tutto il mondo. Questa nuova tecnologia potrebbe rientrare perfettamente in tali programmi.
Riconoscimenti e studi in corso
Lo studio è stato recentemente discusso anche da fonti autorevoli come New Scientist, sottolineando l’interesse crescente della comunità scientifica per soluzioni bio-based nella purificazione dell’acqua. Attualmente, ulteriori test sono in corso per verificarne la durabilità, la capacità di filtraggio su larga scala e la resistenza a diversi tipi di contaminanti.
Questo approccio, che unisce scienza dei materiali naturali e tecnologia ambientale, apre nuove prospettive per l’ingegneria sostenibile e l’accesso universale all’acqua pulita.