Zhúlóng: la galassia spirale più antica scoperta dal James Webb
Una galassia a spirale con sorprendente somiglianza alla Via Lattea è stata identificata dagli astronomi grazie al telescopio spaziale James Webb (JWST). Denominata Zhúlóng, questa struttura cosmica si trova a 12,8 miliardi di anni luce dalla Terra, il che significa che la sua luce è partita quando l’universo aveva appena un miliardo di anni. Un risultato che mette in discussione i modelli attuali di formazione galattica.
Una spirale ordinata nell’universo primordiale
Gli scienziati si aspettavano che le prime galassie apparissero come ammassi caotici di stelle e gas. Zhúlóng, invece, presenta caratteristiche ben definite: un disco ampio, bracci a spirale ben delineati e una struttura centrale densa. È la prima volta che una galassia a spirale “a grande design” viene osservata a una distanza così estrema, con proprietà morfologiche avanzate tanto presto dopo il Big Bang.
Somiglianze sorprendenti con la nostra galassia
La massa stellare di Zhúlóng è stimata in circa 100 miliardi di volte quella del Sole, con un disco galattico esteso per 60.000 anni luce. A confronto, la Via Lattea presenta un disco di circa 100.000 anni luce e una massa stellare di circa 46 miliardi di masse solari. Nonostante la giovane età dell’universo all’epoca di Zhúlóng, le dimensioni e la forma di questa galassia la rendono un’autentica gemella cosmica della nostra.
Un omaggio alla mitologia cinese
Il nome Zhúlóng, scelto da Mengyuan Xiao dell’Università di Ginevra, deriva da un drago mitologico rosso della cultura cinese, noto per governare il tempo e la luce aprendo e chiudendo gli occhi. Una scelta evocativa per una galassia che illumina l’universo antico e getta luce sulle origini della struttura galattica.
Il programma ANORAMIC e la modalità parallelo puro
La scoperta è avvenuta grazie al sondaggio ANORAMIC (GO-2514), condotto da Christina Williams (NOIRLab) e Pascal Oesch (UNIGE), che ha utilizzato la modalità “parallelo puro” del JWST. Questo metodo consente al telescopio di acquisire immagini di qualità di un’area dello spazio mentre simultaneamente raccoglie dati da altri obiettivi, aumentando le probabilità di scoprire oggetti rari.
Prossimi passi: ALMA e JWST insieme
Per comprendere meglio la storia evolutiva di Zhúlóng, gli astronomi prevedono di combinare le osservazioni del JWST con quelle dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), situato nel deserto di Atacama, in Cile. Questo aiuterà a chiarire come si sia formata una spirale così ordinata in un’epoca in cui l’universo era ancora in fase embrionale.
Un nuovo sguardo sull’universo primordiale
Secondo Pascal Oesch, questa scoperta rappresenta una svolta fondamentale nella nostra comprensione dell’universo. Il JWST non solo estende i confini dell’osservazione, ma costringe gli scienziati a rivedere le teorie sulla formazione delle strutture galattiche. L’articolo è stato pubblicato oggi, mercoledì 16 aprile, su Astronomy & Astrophysics, una delle riviste scientifiche più prestigiose nel campo dell’astrofisica.