OpenAI e Jony Ive insieme per un nuovo smartphone rivoluzionario
Una nuova era della tecnologia mobile potrebbe aprirsi grazie alla collaborazione tra OpenAI e Jony Ive, lo storico designer dei prodotti iconici di Apple. Secondo quanto rivelato dal portale statunitense The Information, le due realtà starebbero lavorando a un telefono intelligente senza schermo, totalmente basato sull’intelligenza artificiale generativa.
Al centro del progetto ci sarebbe io Products, un’azienda specializzata in hardware di consumo fondata dallo stesso Ive dopo il suo addio a Cupertino. La startup sarebbe infatti al centro di una trattativa d’acquisizione che, secondo le indiscrezioni, si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di dollari. L’obiettivo: creare un dispositivo conversazionale, capace di interagire vocalmente con l’utente senza l’intermediazione di un’interfaccia visiva.
Niente display, solo voce e IA multimodale
Il nuovo telefonino ChatGPT non seguirebbe il classico approccio degli smartphone moderni. Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un dispositivo senza schermo, dotato però di microfoni, altoparlanti e fotocamere intelligenti. Grazie all’integrazione dei modelli multimodali sviluppati da OpenAI, come GPT-4 con funzionalità visive, il telefono sarebbe in grado di “vedere” e comprendere il mondo attorno a sé, rispondendo sia a comandi vocali che a stimoli visivi ripresi dalla fotocamera.
Si tratta di un concetto inedito e audace, che segnerebbe l’ingresso diretto di OpenAI nel settore dell’hardware, un ambito finora esplorato soltanto attraverso software e partnership con aziende come Microsoft.
Una squadra d’élite per rivoluzionare il mobile
La direzione creativa del progetto sarebbe affidata a LoveFrom, lo studio fondato da Ive nel 2019, che riunisce figure di primo piano del design industriale globale. Tra questi, anche Marc Newson, mente dietro l’Apple Watch, e Tang Tan, ex capo della progettazione hardware di iPhone. Già nel Settembre 2024, Ive aveva accennato pubblicamente a un progetto con Sam Altman, CEO di OpenAI, riguardante un nuovo tipo di dispositivo di elaborazione AI.
La combinazione tra l’esperienza hardware del team di LoveFrom e le capacità software di OpenAI promette di ridefinire il rapporto tra utenti e tecnologia mobile, aprendo le porte a una nuova generazione di device centrati sull’interazione vocale ed esperienziale.
Il contesto: IA sempre più integrata nei dispositivi mobili
Negli ultimi mesi, colossi tecnologici come Google e OpenAI hanno spinto con forza verso l’integrazione di IA generativa e sensori visivi nei dispositivi portatili. Le funzionalità più recenti permettono agli assistenti virtuali di analizzare ambienti, oggetti e testi attraverso le fotocamere degli smartphone, per rispondere in modo più pertinente e umano.
In questo scenario, un dispositivo completamente vocale, alimentato da un’intelligenza capace di ascoltare, parlare e osservare, rappresenterebbe una svolta epocale nel modo in cui concepiamo l’uso quotidiano della tecnologia.