Ritorno dei cervelli e sfide globali al centro della Festa di Foligno
Foligno si conferma ancora una volta crocevia del pensiero scientifico e filosofico, ospitando la 14ª edizione della Festa di Scienza e Filosofia, quest’anno più ricca che mai con 163 incontri e 142 relatori. La manifestazione, che coinvolge anche Fabriano, è dedicata al tema “Intelligenze; Circolarità; Avvenire” e si apre con un appello senza precedenti: un manifesto per invitare il governo italiano a richiamare in patria gli scienziati espatriati negli Stati Uniti, dove – a seguito della presunta abolizione del Ministero dell’Istruzione – l’ambiente accademico avrebbe perso attrattività.
Onde gravitazionali e Einstein Telescope: il cuore dell’inaugurazione
Ad aprire i lavori della Festa, le onde gravitazionali, con la consegna di un premio dedicato ai ricercatori del settore. Spicca la tavola rotonda sull’Einstein Telescope, organizzata con la Regione Sardegna. Questo ambizioso progetto, che potrebbe sorgere nella ex miniera di Sos Enattos, rappresenta uno degli snodi scientifici più importanti del prossimo decennio per l’osservazione dell’universo profondo.
Intelligenza artificiale, tra consumo energetico e futuro umano
Il 13 aprile, Pierluigi Contucci, Angelo Maria Petroni e Carlo Alberto Nucci affrontano la tematica “Ricerca ed energia nell’era dell’Intelligenza Artificiale”. L’IA, per quanto rivoluzionaria, solleva interrogativi cruciali su sostenibilità e risorse: il consumo energetico esponenziale anticipa rischi ambientali previsti per il 2050, che ora si profilano già nel 2030. L’Europa scientifica viene vista come un possibile baluardo per un’IA sostenibile e umana.
La scienza con l’IA: strumento potente ma non sostitutivo
Alle 11:30, Lucia Votano ed Enrica Battifoglia si interrogano su come l’intelligenza artificiale stia cambiando la ricerca scientifica. Le capacità computazionali dell’IA accelerano l’elaborazione dei dati, ma resta imprescindibile il ruolo umano nel processo conoscitivo. L’IA, se ben integrata, può rappresentare una risorsa fondamentale senza sostituirsi alla mente umana.
Giorgio Parisi: “Serve una nuova teoria dell’IA”
Il Premio Nobel per la Fisica 2021, Giorgio Parisi, interviene nel pomeriggio con una riflessione sulla mancanza di fondamenta teoriche delle reti neurali profonde e dei modelli linguistici di grandi dimensioni. Secondo Parisi, i LLM sono solo sintesi del materiale online e non garantiscono affidabilità: urge una nuova teoria dell’intelligenza artificiale, capace di affrontare la complessità del cervello umano e di contrastare il monopolio del sapere.
Federico Faggin e la coscienza come campo quantico
In un intervento che unisce scienza e filosofia, Federico Faggin sfida la visione riduzionista dell’essere umano. Contrariamente allo scientismo dominante, non siamo macchine biologiche, bensì campi quantici coscienti dotati di libero arbitrio. La coscienza, con i suoi qualia, rappresenta una realtà più profonda dello spazio-tempo, che la scienza dovrà imparare a indagare.
Mondi alieni, caso e necessità secondo Roberto Ragazzoni
Il presidente dell’Inaf, Roberto Ragazzoni, riflette sull’evoluzione della ricerca di esopianeti e sulla rinnovata attualità dell’equazione di Drake. Il dibattito si sposta su una questione fondamentale: la vita nell’universo è frutto del caso o di una necessità inevitabile? La tecnologia, combinata alla filosofia, può aprire nuove frontiere di comprensione cosmica.
Il corpo, la relazione e l’identità umana secondo Gallese
Vittorio Gallese, dell’Università di Parma, propone una riflessione profonda su cosa significhi essere umani. Al centro, la relazione interpersonale, l’espressività del corpo, e la neotenia come cifra identitaria dell’essere umano. Dalla relazione nasce la soggettività, e attraverso il movimento e l’affettività si sviluppano linguaggio e simbolismo.
Musica, buchi neri e la scienza delle emozioni
In un incontro originale, Eugenio Coccia, direttore dell’Ifae di Barcellona, dialoga con la pianista Lara Leccisi su musica e buchi neri, mostrando come la fisica teorica possa entrare in risonanza con l’arte. Questo dialogo tra discipline sottolinea la connessione profonda tra emozione, creatività e scienza.
I protagonisti della ricerca italiana
Durante la Festa, hanno preso la parola Carlo Doglioni (Accademia dei Lincei), Silvio Garattini (Istituto Mario Negri), Piergiorgio Odifreddi (matematico e divulgatore) e Antonio Zoccoli (INFN), tutti uniti nel tracciare una visione futura in cui l’etica, la scienza e la filosofia si intrecciano per affrontare le sfide del presente.