La “microluna” del weekend: un fenomeno raro sopra l’Italia
Sabato 12 e domenica 13 Aprile 2025, il cielo sarà dominato da una Luna piena insolitamente piccola, la più distante e minuta degli ultimi cinque anni. Un evento che affascina non solo per la sua bellezza discreta, ma anche per il suo significato astronomico, legato al comportamento ellittico dell’orbita lunare.
Microluna: che cos’è e perché accade
Quando la Luna piena si verifica mentre il nostro satellite si trova vicino al punto più lontano dalla Terra (detto apogeo), si parla di microluna. Al contrario, una superluna avviene quando la Luna è in prossimità del perigeo, cioè il punto più vicino a noi. La differenza è notevole: la microluna appare circa il 14% più piccola e 30% meno luminosa rispetto a una superluna, secondo quanto riportato dalla NASA.
Il momento preciso: quando guardare il cielo
Il picco dell’evento si verificherà alle 1:22 UTC di domenica 13 aprile, quindi alle 3:22 del mattino in Italia. In quell’istante, la Luna sarà distante ben 406.006 chilometri dal nostro pianeta, eguagliando il record della Luna Blu di Halloween del 2020. Si tratta della Luna piena più lontana dal 2020, un’occasione che non si ripete spesso.
Una finestra ideale prima dello spettacolo delle Liridi
Questo particolare fenomeno lunare anticipa di poco un altro evento celeste molto atteso: la pioggia di meteoriti delle Liridi, che raggiungerà il suo massimo splendore nei giorni successivi. Fortunatamente, la minore luminosità della microluna renderà il cielo notturno meno disturbato, migliorando la visibilità delle stelle cadenti.
E nel futuro?
Anche il mese di maggio ospiterà una microluna, seppure leggermente più vicina (circa 800 chilometri in meno). Tuttavia, gli astronomi prevedono che quasi ogni anno nei prossimi 12 anni vedrà una Luna piena ancora più lontana, con un nuovo record previsto per il 24 settembre 2037, quando la distanza raggiungerà i 406.383 chilometri.
Osservare la microluna sarà un’occasione speciale per notare come anche minime variazioni orbitali influenzano l’aspetto dei corpi celesti e per riconnettersi con i ritmi astronomici naturali, spesso ignorati nel quotidiano.